Milan, ora la reazione d’orgoglio. La coppia che non si può toccare. Quanto manca Maignan. Una firma che pesa

Milan, ora la reazione d’orgoglio. La coppia che non si può toccare. Quanto manca Maignan. Una firma che pesaMilanNews.it
martedì 1 novembre 2022, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello

Tutto in una notte. Domani sera il Milan ha l’opportunità di riscattarsi dopo la brutta prestazione di Torino e contemporaneamente ottenere il pass per gli ottavi di Champions League. Il primo obiettivo stagionale è ad un passo, serve solamente un punto per l’aritmetica certezza, ma serve anche un Milan diverso rispetto a quello visto contro i granata di Juric. Squadra poco lucida, superficialità nelle scelte offensive e difensive, e un portiere che non potrà mai dare la sicurezza di un fuoriclasse come Mike Maignan. Gli ottavi di Champions sarebbero vitali sia per ridare lustro europeo al Milan ma specialmente dal punto di vista finanziario. I rossoneri da nove anni non accedono agli ottavi e sarebbe l’ora di alzare il livello pure in Europa.

La doppia competizione inevitabilmente porta il Milan a perdere lucidità ed energie mentali, è capitato anche al grande Milan di Ancelotti di faticare parecchio in campionato, spesso a ridosso dell’impegno in Europa. Non è facile avere sempre l’attenzione al 100%, e soprattutto non lo è quando c’è differenza tra i titolari e le riserve. L’anno scorso la rotazione a centrocampo era tra Kessie, Bennacer e Tonali, quest’anno in tutte le partite in cui almeno uno di Tonali e Bennacer non ha giocato, i rossoneri hanno avuto problemi.

Prendiamo l’esempio delle quattro trasferte di serie A dove i rossoneri hanno avuto qualche difficoltà in più nel gioco. Con Sassuolo, Samp, Verona e Torino il gruppo di Pioli ha avuto qualche problema in più nella gestione del match. E in queste quattro gare i rossoneri hanno iniziato la partita senza la coppia titolare di centrocampo.

Sassuolo-Milan (Bennacer-Pobega)

Sampdoria-Milan (Tonali-Pobega)

Verona-Milan (Tonali-Krunic)

Torino-Milan (Tonali-Pobega)  

Sarà una coincidenza? Solo il tempo e le prossime partite lo diranno. Ma appena si fa turnazione sulla linea mediana togliendo uno tra Sandro e Ismael, il Milan non gioca come al suo solito. E’ una coppia che non si può toccare, ma allo stesso tempo non possono reggere i ritmi di questo calendario folle. Si gioca ogni tre giorni e Pioli giustamente a turno li fa rifiatare. Al momento però non si è trovata una soluzione per sopperire al meglio quando manca uno o l’altro dei titolari. E’ giusto ruotare, ma il gioco del Milan senza Tonali e Bennacer ne risente. Bel dilemma.

Qualcosa va rivisto anche nell’assetto tattico in trasferta dove quest’anno le partite lontano da San Siro sono state tutte sofferte, e c’è la sensazione di poco equilibrio e di una squadra meno compatta rispetto all’anno scorso. Contro il Salisburgo sarà battaglia, e questa partita influirà molto sulla prospettiva della stagione 2022-23.  

Capitolo Stefano Pioli, il rinnovo è meritato. Si parla dell’allenatore che ha riportato lo scudetto in rossonero dopo undici anni e si è creato l’opportunità di guidare la squadra agli ottavi se dovesse fare un punto col Salisburgo. Il rinnovo fino al 2025 era nell’aria, ma la firma è avvenuta dopo una sconfitta, e questo ha un significato ancora più forte. Un prolungamento nel segno della fiducia e della continuità.