Per lo scudetto serve un mezzo miracolo. Quello del bilancio è vinto. Giù le mani da Gimenez

Al di là di ogni narrazione, il Milan dalla campagna acquisti da poco conclusa ha avuto un impatto positivo sul bilancio 2025/26 pari a circa 76 milioni di euro. È questo il dato chiave, dalle stime di Calcio e Finanza. Il tutto senza considerare i giocatori fatti partire e che verranno quasi sicuramente riscattati dai nuovi Club. Insomma, un effetto positivo che fa sorridere i piani alti di via Aldo Rossi. L'Inter ha fatto registrare un +35, la Juventus +33, il Napoli +22 milioni. In tutto questo, va sottolineato che il Milan ha il quinto monte ingaggi della Serie A, più basso anche di quello della Roma.
Lo snellimento, chiamiamolo così, della rosa, sicuramente è un fattore anche per i conti. Ma anche qui, il taglio è stato eccessivo: i giocatori a disposizione, 22 compresi i portieri, sono troppo pochi, considerano la possibilità di infortuni e squalifiche. Il Club ha fatto il massimo possibile, come lasciato trapelare nelle scorse ore? No, assolutamente no. È stato fatto un grande lavoro sul centrocampo, ma l'assenza del numero 9 e del difensore esperto rappresentano delle gravi mancanze. La verità è che anche quest'anno per vincere servirà un mezzo miracolo sportivo, mentre lo scudetto del bilancio è assicurato.
Hanno sorpreso, a conti fatti, diverse dichiarazioni di Igli Tare, che hanno accompagnato la conduzione del mercato. A partire dal primo giorno, quando annuncia l'obiettivo di acquistare un 9 d'area alla Giroud: mai visto. Nello stesso momento si capisce la poca fiducia nei confronti di Gimenez. La gestione del messicano è stato clamorosamente sbagliata. L'uscita a mezzo stampa prima della gara col Lecce è stata un erroraccio, a maggior ragione visto come sono andate a finire le cose. Molto meglio ha fatto Massara a negare anche l'evidenza, tenendo alta la considerazione sul suo giocatore Dovbyk, poi rimasto in giallorosso. Attorno al centravanti messicano c'è oggi un percepito negativo, che è secondo me decisamente lontano dalla realtà dei fatti e dei numeri. Da quando veste la 7 rossonera ha realizzato 6 gol e 4 assist in 1146'. Tradotto: una rete ogni 191 minuti di gioco. Un gol/assist ogni 115 minuti: è una media importante. A 24 anni in 11 partite di Champions in carriera ha totalizzato 8 gol e 2 assist: sono numeri straordinari. Ora sta a lui dimostrare che più di qualcuno si è sbagliato sul suo conto, compatibilmente con lo spazio che gli riserverà Allegri.
A questo proposito, l'idea di utilizzare Leao come numero 9 è affascinante ma rischiosa. Un conto è affrontare come nel pre-campionato squadre che ti attaccano e ti lasciano spazio, un altro è affrontare squadre chiuse: uno come Gimenez va sfruttato eccome.
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