Prova di immaturità. Prestazione difficile da accettare

Prova di immaturità. Prestazione difficile da accettareMilanNews.it
domenica 20 febbraio 2022, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Serataccia che rischia di essere decisiva nel cammino del Milan. Un peccato mortale non aver portato a casa i tre punti contro l'ultima in classifica. Con la Salernitana è stato chiaramente un problema di testa, di una squadra che era sì partita bene, ma che poi non è riuscita a restare sul pezzo. Gli errori di Maignan sono la fotografia più nitida della superficialità del gruppo in campo, evidenziata anche da un Leao quasi svogliato nel primo tempo e da un Giroud lontano parente dalla versione Killer del derby. Si salvano davvero in pochi, in un Milan 'tradito' per la prima volta quest'anno anche dai leader Tomori e Tonali.

Non si può poi non parlare dell'erroraccio di Kessie, che va a vuoto sul gol di Djuric, perso dal difensore inglese: ennesima disattenzione stagionale di un centrocampista che chiede 8 milioni di euro a stagione.

Tornando alla squadra, è difficile accettare una prestazione così da un gruppo che lotta per un traguardo importantissimo.

Prova di immaturità, proprio sul più bello, proprio quando c'è l'occasione di mettere pressione all'Inter.

Fa specie che contro Sassuolo, Spezia e Salernitana la squadra di Pioli era sempre passata in vantaggio, per poi perdere contro le prime due e pareggiare, appunto, contro i campani. Una grande squadra non si può permettere certi passi falsi: serve il salto di qualità definitivo, a livello mentale, e su questo aspetto qualche responsabilità evidentemente ce l'ha anche Mister Pioli. Il tecnico sostiene che l'approccio corretto sia indice di una gara preparata bene: va ricordato che le partita durano 90 minuti.

E' poi evidente, oltre alla testa, che oggi Brahim Diaz sia un grande problema. Lo spagnolo, che non segna dal 25 Settembre e non fa un assist da quasi 3 mesi, è troppo spesso l'uomo in meno, oltretutto in un ruolo, quello del trequartista, determinante nel 4-2-3-1 di Pioli. Questo dovrà portare a riflessioni anche in estate, in vista della prossima stagione.

Nel frattempo nulla è perduto, ma questi due punti rischiano di pesare terribilmente nella corsa del Milan e che alla fine potranno essere ricordati come quelli del grande rimpianto.

Verrebbe da dire 'che serva da lezione', ma di lezioni ce ne sono già state diverse e il concetto, evidentemente, non è arrivato.