San Siro come i Musei Vaticani. Giroud, una torsione da scultura ellenica. Io Zanoliano convinto

San Siro come i Musei Vaticani. Giroud, una torsione da scultura ellenica. Io Zanoliano convintoMilanNews.it
mercoledì 24 maggio 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Ha trasformato San Siro nel Museo Pio-Clementino della Città del Vaticano. Quando ho ammirato, senza fiato, la magnifica, superba lotta tra Olivier Giroud e il difensore doriano Bram Nuytinck, la mente è andata subito a una famosa statua, il Laocoonte, ritrovata a Roma nel 1506, copia di un originale in bronzo, attribuita agli scultori della Scuola di Rodi del 150 A.C. L’opera descrive la fine di Laocoonte e dei suoi figli, avvolti e soffocati dai mostruosi serpenti marini, inviati da Nettuno e Atena. Perché?

Eh sì, loro parteggiavano per i Greci nella guerra di Troia e hanno voluto punire così crudelmente Laocoonte, sacerdote troiano del dio Apollo, che si era opposto all’ingresso del cavallo di legno. La torsione drammatica dei due giocatori, il loro sforzo spasmodico nel tentativo di toccare il pallone, la sofferenza dei loro volti tesi è la stessa che si può ammirare nei muscoli, nell’espressione indimenticabile, nella sua angoscia, proprio del sacerdote troiano. “Un portento d’arte” è stata definita da Michelangelo. La medesima espressione con la quale potremmo definire lo slow motion di una delle più straordinarie immagini che abbia offerto il gioco del calcio.

Olivier Giroud festeggia, con una tripletta, una meravigliosa stagione, che lo ha visto protagonista, sotto i cieli italiani, europei e mondiali dal 13 di agosto a oggi. Sempre brillante, sempre pronto al sacrificio per i compagni, sempre puntuale nelle conclusioni a rete, spesso spettacolari e acrobatiche. Ha giocato a volte stringendo i denti, con la voglia di dare tutto per la maglia rossonera. Parlo di un Campione, di un professionista esemplare, di un esempio per i compagni. Felice con il suo pallone in mano, dopo le tre prodezze. Emozione che non dimenticherà. Sarà, per fortuna, ancora lui uno dei centravanti della prossima stagione.Insieme a quali compagni di reparto è presto per ipotizzarlo oggi, anche se sembra interessante la pista legata all’argentino, naturalizzato messicano, Santiago Gimènez, attaccante di ventidue anni, campione d’Olanda con il Feyenoord.

Eccellente la sua media realizzatrice, che lo ha visto segnare 14 gol in 29 partite di campionato. Costo sostenibile intorno ai 20 milioni. È una delle piste legate al bomber 2023-2024, piste che dovrebbero essere più tortuose per Scamacca e Morata. Personalmente, spero, da mesi che un rinforzo per il centrocampo possa essere Ruben Loftus-Cheek, mentre io sono da sempre uno Zanoliano convinto per la fascia destra. Capisco certo i dubbi di molti tifosi rossoneri legati al suo carattere e al suo rendimento, ma io sono coerente con le mie preferenze passate. Ho festeggiato l’arrivo di Antonio Cassano, che ha regalato splendidi momenti, grazie alla sua classe, mai disgiunta da un comportamento, in campo e in allenamento, di un serissimo professionista.

Come quello di Mario Balotelli, bravo a stupire e a entusiasmare il pubblico di San Siro. Il costo di Zaniolo, tornando al ragazzo di Massa, è proibitivo, ma non è escluso che il prestito possa aiutare il buon esito della eventuale trattativa. Io, da vecchio sognatore, preferisco dei purosangue potenziali campioni da Gruppo I, che certo possono essere tutto o niente, piuttosto che dei buoni cavalli dei quali si conoscono i limiti. Sarà una settimana bellissima perché venerdì verrà ufficializzato il rinnovo di Rafael Leao. Uno straordinario successo di tutti gli uomini del Club, bravi, abili e pazienti a chiudere una trattativa molto complicata. Grazie anche, o forse soprattutto, alla volontà proprio del fuoriclasse portoghese, che ha desiderato fortemente rimanere in maglia rossonera.

Ora però il Milan è atteso da due partite che devono portare i punti per la conquista aritmetica della qualificazione in Champions League. Ne sono sufficienti tre, ma mi auguro che “I sorprendenti” di Stefano Pioli puntino a quota settanta, per chiudere con quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Il voto alla stagione verrà assegnato il cinque giugno, ma raggiungessero settanta punti, pur meno sedici rispetto a un anno fa, con il piazzamento fra le prime quattro e la semifinale di Champions League, meriterebbero un applauso, perché reduci da una stagione “nuova” per allenatore e giocatori, con la doppia pesante gestione degli sforzi. Sono totalmente d’accordo con l’allenatore rossonero che definisce questi mesi molto più formanti e utili per la crescita del gruppo rispetto a quelli pur esaltanti che hanno regalato uno emozionante Scudetto. E nella prossima stagione, forte di questa esperienza, sarà un Milan ancora più competitivo e, speriamo, stellare!