Un'ascia e un baobab. Io non perdo energie. E se un anno fa…

Un'ascia e un baobab. Io non perdo energie. E se un anno fa…MilanNews.it
mercoledì 22 marzo 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Lunedì mattina è squillato il telefono presto. È un amico che era a Udine. Ho capito dal trillo che fosse una chiamata internazionale.
Ciao. Da dove mi chiami?".
Tornato da Udine, imbufalito e deluso, ho acquistato un biglietto per Lusaka". Mi risponde teso. 
Ma che ci fai in Zambia?!? Beh, è anche giusto che tu prenda qualche giorno di vacanza, in attesa di un mese di aprile da impazzire. Dopo 11 anni siamo protagonisti in Europa con lo Scudetto sul petto e in Italia, anche se per il secondo posto. Ma ti sento arrabbiato?". Che cosa è successo, gli chiedo.
Dai... non fare finta di niente. Come che cosa è successo?!??! No… scusa" - mi dice alzando la voce. "Ma tu dove eri? Che cosa c’è di divertente? Un punto in tre partite. Abbiamo preso 25 gol, con la media penosa di un punto per partita. Giochiamo da schifo e tu mi chiedi che cosa sia successo?!??”.

Beh, proprio da schifo non direi" cerco di abbozzare. "Non puoi giocare così male e eliminare i quarti della Premier League".
“Pensala come vuoi. Se non arriviamo fra i primi quattro è come essere in un tragico gioco dell’Oca, dove paghi pegno e ritorni alla casella di partenza".
Forse…" - lo interrompo - "ma da Campioni d’Italia. Sono curioso. Rispondimi sincero. Se un anno fa ti avessero chiesto: "Vinci il campionato, poi rischi di non andare in Champions e sei però fra le prime otto d’Europa" sono sicuro che avresti firmato tante pagine quante quelle de “I fratelli Karamazov”. Ricordo che perfino il grande Arrigo, dopo una sconfitta a Cesena nel gennaio 1989 da splendido Campione d’Italia fu contestato dai tifosi. Sacchi rischiò anche l’esonero. Ricordi come è finita la… brutta stagione? Comunque… non mi hai detto dove sei".

Non sei riuscito a convincermi. Sono troppo nervoso. Prima della partita contro l’Udinese" - confessa - "mi sono ripromesso in caso di risultato negativo di partire per Chirundi, un villaggio in Zambia, vicino al confine con lo Zimbabwe.Un'agenzia di viaggi, in occasione della sosta di fine marzo, organizza infatti, tutti gli anni per i tifosi inc..., scusa arrabbiati, un itinerario chiamato: Il taglio del baobab".
Di che cosa si tratta? Una specie di giorno della marmotta? Invece peroò di essere a Punxutawney, in Pennsylvania, sei in Zambia. Ma a fare che?!?” insisto. 
Appena arrivati, il resort è molto bello, ci consegnano un kit di lavoro. Un elegante fodero che contiene un'ascia molto affilata. Poi una jeep ci porta nella valle di Luano, poco distante. La chiamano la valle dei Baobab. Sono alberi secolari, alti 30 metri con un fusto del diametro di 8/9 metri. L’ideale per sfogare la rabbia di un 2023 in campionato molto brutto, a turni di un’ora mi metto a prendere a colpi di accetta il Baobab, urlando: Pioli cambia modulo!!! Che fine hanno fatto Vranckx, Pobega e Adli?!?! Ma dove siete finiti, giocatori del Milan?!??".

Replico freddo e sarcastico: "Chissà che bella compagnia insieme a te! Probabilmente i tifosi del Chelsea, che dopo aver visto investire sul mercato 300 milioni per Mudryk, Enzo Fernandez, Fofana, sono a 31 punti dall’Arsenal. Oppure quelli del Liverpool che, pur con i nuovi rinforzi Gapko e Darwin Nunez, sono lontani 27 punti dalla vetta. Il calcio è un affascinante gioco senza regole, caro amico“.
"A dire il vero, in effetti, sento lingue di tutto il mondo. Il taglio del Baobab ormai è diventata un'attesissima tradizione ogni fine marzo. Molti parlano   francese. Soprattutto usano una parola resa famosa dal generale Cambronne!”.
Ah, quelli sono certamente i tifosi del PSG che hanno perso in casa dal Rennes, dopo la solita eliminazione in Champions. Con Mbappé, Neymar, Messi, Donnarumma e Verratti perdono pure la Coppa di Francia . Vincono solo il campionato... per forza d’inerzia!".

Non mi interessano gli altri" - replica stizzito - "Lasci che almeno sfoghi la mia rabbia contro proprietà, dirigenti, allenatore e giocatori, contro un mercato inutile, contro una situazione tragica. Voglio prendere ad accettate per una settimana il baobab, anche se finirò con dei calli così sulle mani. Non ne posso piu!" chiude ,interrompendo la comunicazione. Spengo il cellulare e mi scopro in un sospiro di comprensione.

Mi rendo infatti conto che questo sentimento di rabbia, di delusione, di scoramento, di impotenza sia comune a tantissimi tifosi del Milan, più sfortunati del mio amico, perché in Italia non mi risulta che esistano i baobab. Non è bello accanirsi contro le querce e i platani. Io non perdo però energie, affogando nel pessimismo universale. Questa è la squadra, questo è l’allenatore che, dopo una straordinaria impresa, cercheranno di risalire la classifica in campionato e stupirci ancora in Europa. Stefano Pioli dovrebbe, a Napoli, tornare nella zona di conforto, chiamata 4-2-3-1. Mi auguro che inserisca finalmente  Krunic o Pobega o Vranckx nel tridente avanzato. Da qualche parte leggo che molti, in altre contee e con altri colori, festeggiano già il passaggio del turno. Altri si immaginano presto protagonisti di inseguimenti mirabolanti ai danni del Milan. Fino a giugno, è meglio stare uniti, tacere, aspettare. Entrare in campo loro e in tribuna concentrati, emozionati e positivamente arrabbiati noi. Già e accaduto una volta che, nelle piscine di un hotel di Atene, qualcuno posasse, i giorni prima, con una finta Coppa dei Campioni. È finita 4-0… ma per noi. Per il Milan!