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Ielpo: “Falso nove soluzione occasionale, serve terza punta a gennaio. Futuro Gattuso? Piena fiducia societaria”

ESCLUSIVA MN - Ielpo: “Falso nove soluzione occasionale, serve terza punta a gennaio. Futuro Gattuso? Piena fiducia societaria”MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 2 ottobre 2018, 15:30ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna

Sassuolo alle spalle, Olympiacos e Chievo all’orizzonte per concludere l’ultima settimana di calcio giocato prima della sosta di ottobre. Per commentare tutti i temi legati al mondo rossonero, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Mario Ielpo, ex portiere del Diavolo ed attuale ospite fisso del salotto di Milan TV. L’uomo giusto per una lunga chiacchierata ‘milanista’, con un palmares da far invidia nei suoi anni di militanza a Milanello: due Scudetti, due Supercoppe Italiane, una Champions League ed una Supercoppa UEFA.

Sig. Ielpo, torniamo con la testa al Mapei Stadium. Il Milan, in piena emergenza punte e reduce da un periodo complicatissimo, passa con quattro gol sul campo del Sassuolo. Che risposta è stata in ottica campionato?
Certamente una prova di carattere, di compattezza e, più importante di tutte, di fiducia della guida tecnica. Una partita che dimostra, ancora una volta se possibile, le qualità elevate di questa rosa”.

Ha accennato al forte legame che hanno i giocatori con mister Gattuso. Quanto pesa per lui questo 1-4? Un successo che cancella più di qualche voce sul suo futuro…
Sa, nel calcio l’equazione è molto semplice, quando le cose non vanno al meglio le voci ci sono e ci saranno sempre. Per quanto mi risulta, per quanto mi è giunto da fonti vicine, la fiducia verso Rino è totale e piena. Chi è subentrato nella guida manageriale del club si è subito reso conto di avere a che fare con un tecnico molto preparato e quindi sta agendo di conseguenza. È evidente però che se non dovessero arrivare altri risultati, l’allenatore viene messo in discussione. Ma funziona così su ogni panchina del mondo, è assoluta normalità”.

Parlando di preparazione tecnica del coach, come ha valutato la scelta obbligata di un tridente senza punte con Suso, Castillejo e Çalhanoglu?
Ringhio ha fatto di necessità virtù, non aveva molte altre carte da giocarsi, ma nella sfortuna gli è andata bene. Mi spiego meglio. Il Sassuolo fa sempre partita a viso aperto, contro tutti, quindi non c’era la vitale necessità di avere un ariete che scardinasse una classica difesa blindata all’italiana. Un modulo efficace in questo occasione, opposto il discorso se ci fosse stato un avversario diverso, una squadra arroccata in area di rigore a difesa del proprio fortino, della propria porta”.

Quindi, secondo lei, stiamo parlando di una soluzione difficilmente rivedibile? Caldeggia l’acquisto di una terza punta a gennaio? Non obbligatoriamente un nome di spicco, un semplice attaccante pronto in queste situazioni di emergenza.
Parlando in senso assoluto, due sole punte di ruolo in una qualsiasi rosa mi sembrano sempre poche. Poi chiaro che al Milan, giocando con un unico numero nove in mezzo a due ali, se venissero acquistati tre attaccanti ci sembrerebbero troppi. Il terzo storcerebbe il naso praticamente ogni domenica, trovando zero minuti nelle rotazioni. Però, tornando alla domanda, basta un banale infortunio per azzopparne uno e ritrovarsi cortissimi, senza nemmeno cambi a disposizione. È uno strano paradosso quello che si sta vivendo in rossonero: due sono pochi ma con tre uno ci rimarrebbe male da agosto a maggio praticamente. Quindi sì, io troverei qualcuno disposto a fare la terza punta e pagato ‘per starci male’ (ride, ndr), diciamo così”.

È questa la priorità assoluta per la sessione invernale di mercato?
No, investirei a centrocampo per completare la rosa. Ecco la vera necessità del Milan. In mezzo al campo, particolarmente nei panni del vice-Kessie, manca il giusto interprete, si fatica a trovare una pedina che possa dargli il cambio proponendo praticamente le stesse qualità e caratteristiche”.

Ultima domanda, occhi sul calendario: in tre giorni ci saranno Olympiacos e Chievo Verona prima della sosta, obbligatori sei punti per arrivare al derby con la testa giusta?
Indispensabili quelli in campionato, dove il Milan ha già accumulato del ritardo sul treno Champions League; piacevoli e ben accetti quelli in Europa League, soprattutto dal punto di vista morale, ma nella competizione c’è spazio per qualificarsi ugualmente, anche più in là visto che ancora mancano tante gare nel girone. La vera partita fondamentale è quella contro il Chievo, non va sbagliata per nessuno motivo”.