Traversa: "Con il Lecce partita-trappola. Ritorno di Ibra? Sono un po' dubbioso"

Il Milan ha rialzato la testa martedì in Champions League, con una grandissima prova al cospetto del Psg dell'ex Donnarumma e di Mbappè. Oggi, però, i rossoneri devono assolutamente trovare continuità e ritrovare una vittoria in campionato che manca da più di un mese. Per parlare della sfida con il Lecce, la redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva un doppio ex come Martino Traversa. Le sue parole.
Che tipo di match prospetti tra Lecce e Milan?
“Al Milan dico di fare molta attenzione, perché potrebbe essere la classica “partita trappola”. Dopo la grande vittoria contro il Psg, i rossoneri potrebbero adagiarsi e - in questo senso - il Lecce è il cliente peggiore. Non bisogna dare nulla per scontato, in un campionato che - come abbiamo visto - non ti regala nulla”.
Hai parlato della vittoria contro il Psg: segna una svolta decisiva nell’ambito della stagione del Milan?
“Quella vittoria, in netto dominio, è stata una botta di adrenalina pura. Ora però Pioli dovrà fare il possibile per non farla dissolvere. Ma su questo non ho dubbi: lui sa perfettamente che, in un campionato come questo, non bisogna mai adagiarsi, perché nessuno ti regala niente. “Piccole”, “medie” e grandi”.
Il tuo punto di vista rispetto al pressoché certo ritorno di Ibra al Milan in vesti extracampo?
“Aspetto prima di esprimere un giudizio definitivo, però sono un po’ dubbioso. Non perché Ibra sia stato uno dei più grandi della storia, però avevo come l’impressione che il suo ciclo con il Milan si fosse chiuso quella sera di maggio, in occasione dell’ultima partita dei rossoneri. A mio avviso, c’è un tempo per tutto e, quello svedese con il Diavolo, è terminato”.
A tuo avviso i rossoneri sono competitivi così come sono o necessitano di far mercato nel mese di gennaio?
“Il Milan, così com’è, è una squadra competitiva per la vittoria del campionato e per dire la sua in Champions. Detto questo, la difesa andrebbe rinforzata con un centrale in più. Inoltre, la dirigenza deve essere abile nel cogliere tutte le opportunità possibili: in caso si presentasse, ad esempio, la chance di prendere un altro attaccante, perché non tentare l’affondo?”.
Il Leao visto contro il Psg è stato oggettivamente irreprensibile. Cosa gli manca per essere incluso definitivamente nel novero dei top player?
“È giovane e lo diventerà con il tempo. Per me è un buon giocatore, ma non ancora un top player. Deve migliorare in continuità e non risparmiarsi mai in alcuna partita, come per esempio l’ultima in campionato (contro l’Udinese ndr) e essere più altruista”.

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