Le grandi trattative del Milan - 1993, Desailly decisivo nel mercato di novembre

Le grandi trattative del Milan - 1993, Desailly decisivo nel mercato di novembreMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
giovedì 9 aprile 2020, 21:46Gli ex
di Enrico Ferrazzi
fonte Tuttomercatoweb.com

Novembre 1993, il Milan sfrutta la finestra di mercato per aggiustare il centrocampo con un giocatore che qualche mese prima gli aveva soffiato la Champions League. Si tratta di Marcel Desailly che vinse la discussa finale con il Marsiglia proprio contro i rossoneri. Per circa 11 miliardi di euro la coppia Galliani-Braida decise di investire sul francese per portarlo alla corte di Fabio Capello. Un elemento dalle caratteristiche uniche. Desailly era sinonimo di forza fisica e di ferocia agonistica, un grande recuperatore di palloni.

Fu il solito Ariedo Braida a convincere il presidente Silvio Berlusconi ad acquistarlo nonostante il presidente preferisse acquistare Boksic: “A Milano arrivai da perfetto sconosciuto, senza pretese. Davanti a me per i tre posti da straniero c’era una fila di gente come Van Basten, Boban, Savicevic, Radiucioiu, Laudrup e pure Papin che era Pallone d’oro. Insomma, ero l’ultimo. Ma Capello mi mandò in campo perché diceva che mi allenavo bene. E mi lasciava tirare pure i calci di punizione, non una grande idea”, ha dichiarato Marcel nel corso degli anni.

Un giocatore spigoloso che avrebbe aiutato i rossoneri a dominare a centrocampo. La sua posizione originale era in mezzo alla difesa, ma per l’infortunio di Boban l’allenatore lo avanzò a centrocampo, costruendo così una diga davanti a Baresi e Costacurta. Il numero 8 francese costituì con Albertini una delle coppie migliori del campionato italiano e in Europa riuscì a vincere l’anno successivo la Coppa dei Campioni nel 1994 contro il Barcellona con la finale di Atene, in cui Desailly segnò anche un gran gol. Per il francese addirittura fu la seconda Champions di fila, una vinta con il Marsiglia l’anno prima e l’altra con i rossoneri, nel giro di un anno. “La roccia”, come era soprannominato, resta a Milanello fino al suo passaggio al Chelsea nel 1998. Con i colori rossoneri disputa 137 partite in campionato e segna 5 gol, vincendo 2 scudetti, una Champions League, una Supercoppa italiana e una Supercoppa europea.