Mihajlovic; "Sono un duro, un serbo dalla testa ai piedi. Il derby di Milano è la nobiltà del calcio. Berlusconi? Personaggio incredibile ma..."

Mihajlovic; "Sono un duro, un serbo dalla testa ai piedi. Il derby di Milano è la nobiltà del calcio. Berlusconi? Personaggio incredibile ma..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 20 febbraio 2019, 20:00Gli ex
di Fabio Anelli

Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, nel giorno del suo compleanno, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport. Questi i passaggi più rilevanti della sua intervista: "La soddisfazione più grande oggi come allenatore è il rapporto con i giocatori dovunque sia andato. Le lacrime che hanno versato quando sono andato via, il rispetto che non è mai mancato, la stima anche di chi ho fatto giocare poco. Perché posso sbagliare scelte, ma sono diretto, leale e mi comporto da uomo. Ho una personalità forte, sono serbo dalla testa ai piedi, con i pregi e difetti del mio popolo orgoglioso. Ma so ammettere gli errori, chiedere scusa e accetto sempre il confronto. Vengo considerato un duro, è vero. Ed è meglio se non mi fai incazzare. Ma anche uno con le palle può commuoversi. I derby? Quello di Belgrado non è paragonabile a nessun altro, è molto di più di una partita. L’atmosfera del Marakanà è qualcosa che non si può spiegare. Quello di Milano è la nobiltà del calcio. A Roma è sfottò tutto l’anno.

Il calcio mi ha permesso di conoscere un’infinità di personaggi. Politici, artisti, attori… E ho avuto come presidenti figure che hanno segnato la storia politica ed economica italiana. Berlusconi resta un personaggio incredibile, ma lo avrei voluto presidente 15 anni prima. Moratti un signore come non se ne trovano più. La Juve mi chiamò l’ultimo anno di Conte, andai nella residenza degli Agnelli con Marotta e Nedved. Era tutto fatto. Ma alla fine Conte decise di restare. Salvo dimettersi due mesi dopo. Io ero rimasto alla Samp e a Torino è andato Allegri. L’Inter negli anni l’ho sfiorata così tante volte che ho perso il conto. A Bologna ho cominciato la carriera da allenatore, considero Bologna una ripartenza: farò di tutto per salvarli".