Report torna sul caso LionRock-Inter e le quote "fantasma"

Nella serata di ieri la trasmissione Report, in onda sulle reti Rai, è tornata su un argomento salito agli onori della cronaca nel momento in cui Oaktree l'anno scorso è diventato proprietario dell'Inter escutendo il pegno dall'insolvente Steven Zhang, che negli anni precedenti aveva chiesto un prestito proprio al fondo statunitense per continuare a gestire l'Inter. Il dettaglio su cui la trasmissione di Sigfrido Ranucci ha posto il focus riguarda il 31% delle azioni del club riconducibili alla ex controllante LionRock.
Ci sono due comunicati che creano confusione e fanno sorgere dei dubbi: il primo è quello diramato l'anno scorso dall'Inter, quando il club ha reso noto che Oaktree aveva escusso il pegno che deteneva sulle quote di Great Horizon (controllante di Grand Sunshine, a sua volta controllante di Grand Tower, veicolo che deteneva il 68,55% delle azioni del club), con GH che a sua volta “ha acquisito il controllo e la proprietà di LionRock Zuqiu Ltd, società che detiene indirettamente, tramite la sua controllata ISC SpA il 31, 05% delle azioni dell’Inter”. Sommando le azioni di Grand Tower e quelle di ISC si ottiene così la totalità delle azioni dell’Inter che erano state messe in pegno da Zhang nel momento dell’ormai famigerato finanziamento del 2021.
Gli interrogativi nascono dopo le parole di un portavoce di LionRock che, il 22 maggio 2024, ha dichiarato a Reuters che il fondo di Hong Kong era uscito dall’investimento Inter nel momento in cui Oaktree aveva concesso il prestito a Zhang nel 2021 ormai tre anni fa. Tom Pitts, numero due di LionRock, conferma a Report l'uscita dall'investimento Inter nel 2021 mentre la comunicazione di tutto questo, dovuta e obbligatoria, è avvenuta solo nel 2024. I giornalisti della trasmissione hanno chiesto lumi sia a Pitts che a Oaktree, ricevendo come risposta un "dovete chiedere a chi c'era prima".
Prendendo per vero quanto detto dal portavoce di LionRock, confermato anche nel servizio andato in onda ieri sera, allora queste quote, il 31% di ISC, per tre anni hanno fatto capo ad un proprietario che in questo momento non può essere identificato in quanto del passaggio di proprietà di questa partecipazione non si trova in nessun tipo di comunicazione.
Tutto questo potrebbe rappresentare un problema per l'Inter? Le norme FIGC obbligano (l’indagine, su cui non si sono più aggiornamenti da un anno, sulla compravendita del Milan si basa proprio su questo aspetto) i club a comunicare trasferimenti di quote societarie superiori al 10%, pena l’ammenda o la penalizzazione di punti in classifica. Lo stesso dicono le norme UEFA. Rimangono enormi dubbi su chi sia stato il beneficiario di queste quote e a distanza di anni neanche Report ha fatto chiarezza sulla vicenda.

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