MN - Sacchi: "Giampaolo è uno stratega. Maldini pronto per la sua nuova carica"

MN - Sacchi: "Giampaolo è uno stratega. Maldini pronto per la sua nuova carica"MilanNews.it
© foto di Chiara Biondini
lunedì 17 giugno 2019, 21:47Le Interviste
di Fabio Anelli
fonte Dal nostro inviato Pietro Mazzara

Arrigo Sacchi ha parlato a margine della presentazione del suo libro all'Auditorium Banco BPM. Queste le dichiarazioni raccolte dall'inviato di MilanNews.it: “Avevamo giocato bene e mi ricordo i riconoscimenti avuti dopo. Dicono che ci sia una connessione tra la grandezza del gioco e i risultati. Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di avere riconoscimenti così grandi. Riconoscimenti che dovrebbero far piacere a questo paese, che non ne ha avuti tanti all’estero. Avere riconoscimenti di questo tipo dovrebbe essere un orgoglio per gli italiani e non solo per il Milan. In modo tale che tutti possano con il lavoro sperare di essere fra i primi al mondo. Io non ci pensavo assolutamente e neanche i calciatori”

Su Giampaolo: “Ci sono tante categorie di allenatori. Lui appartiene a quelli che hanno ambizione e speranza di poter essere strateghi. Sono persone che fanno quest’attività come se fossero il direttore d’orchestra e l’autore. L’obiettivo è il migliorare il singolo attraverso la sinergia”

Su Sarri: “E’ una scelta rivoluzionaria per la Juventus. È importantissima per la grande storia della Juventus, per l’affetto del quale è circondata. Se la Juventus incominciasse ad interpretare un calcio più audace, più avveniristico, aiuterebbe molto lo sviluppo italiano”.

Sul perché i tifosi della Juventus devono essere contenti di Sarri: “Perché è del livello di Guardiola o Pochettino. Hanno la stessa visione della loro storia e del loro lavoro”

Su Guardiola: “Non c’è mai stata la possibilità di un suo arrivo alla Juventus. Quest’anno proverà l’attacco alla Champions League”

Su Totti: Ha fatto bene”

Su Berlusconi: “A differenza delle scalette che molti pensano, la scaletta per essere grandi mette prima di tutto avere un grande club alle spalle, con una grande storia, con visioni importanti. Poi viene la squadra e poi per ultimo il singolo. In un paese dove purtroppo la maggioranza pensa che la scaletta sia inversa”

Su Maldini pronto a diventare responsabile dell’area tecnica del Milan: “Assolutamente si”