Napoli, Gattuso a Sky: "Ci siamo fatti male da soli, non è sfortuna. Ibra è più forte di dieci anni fa"

Napoli, Gattuso a Sky: "Ci siamo fatti male da soli, non è sfortuna. Ibra è più forte di dieci anni fa"MilanNews.it
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domenica 22 novembre 2020, 23:22Le Interviste
di Matteo Calcagni

Rino Gattuso è stato intervistato da Sky Sport nel postpartita di Napoli-Milan.

Sulla sconfitta: "L'errore del singolo ci può stare, abbiamo fatto una buona partita. Ci siamo fatti male da soli. Abbiamo fatto tutto noi. Il responsabile sono io, quando arriva la partita importante succede sempre qualcosa. Dobbiamo alzare l'asticella anche su questo. E' un mio problema, sono io che ancora non riesco a far interpretare le partite in un certo modo. Non è un caso che creiamo e sbagliamo. Io per primo devo assumermi responsabilità. Bisogna stare sul pezzo e starci con la testa, non dobbiamo sempre pensare che perdiamo per sfortuna. Dobbiamo arrivare alle partite con un'occhio diverso, non pensando solo di giocare bene. La squadra la guido io, c'è qualcosa che a volte non mi piace. Sto battendo da mesi su questa cosa, vedo atteggiamenti che non mi piacciono. Mi fanno stare male. Bisogna aggiustare il più presto possibile questa cosa qua".

Sulla gomitata di Ibra su Koulibaly: "In televisione sembrava una gomitata da Mike Tyson, al VAR non lo hanno giudicato fallo e va bene così. Non voglio parlare di questo, noi dobbiamo avere il coltello di Ibra".

Sul Milan: "Credono fortemente in Ibra, i compagni sono con lui al 100%. E' più forte adesso che dieci anni fa. Mettono palle perché sanno che ci arriva, non è la squadra più forte ma la mentalità è mettersi a disposizione, non solo saper giocare a calcio. Dobbiamo far poco i professori".

Sulla tattica in fase di possesso: "Oggi l'hanno preparata per non fare giocare Koulibaly e far giocare Manolas. Non le prepariamo solo noi le partite. Dobbiamo soffermarsi e ragionare da squadra".

Sulla squadra: "Abbiamo vinto quando avevamo il coltello tra i denti, quando ci viene a mancare questo escono le magagne. Dobbiamo pensare al noi, non all'io. Il primo responsabile sono io".

Sull'analisi: "Mi piace far giocare bene le mie squadre ma non posso accettare che non giochino col coltello tra i denti quando sono in difficoltà. Oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo giocato di qualità, ma oggi non basta. Serve qualcosa di più e oggi ci sta mancando. Ho capito cosa manca in questo momento. Dobbiamo iniziare a pensare con una testa sola, non con più di una testa".