Pagliari: "Paradossale che si parli ora di scadenze. Il mercato breve è un fattore positivo"

Intervenuto ai microfoni di Stadio Aperto su TMW Radio, il procuratore Silvio Pagliari ha parlato delle modifiche del mercato e che potrebbe subire il calcio italiano dopo l'emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:
Si poteva essere più attrezzati finora, per non arrivare proprio a ridosso di questa scadenza?
"Sono d'accordo, da subito serviva un piano A ma anche un piano B. Sapevamo già dei problemi, penso sia paradossale che il 10 giugno siamo a parlare di contratti che scadono tra venti giorni, con la stagione che ricomincia tra due, e giocatori che non sanno ancora se rimangono o meno. Va detto che siamo stati presi tutti alla sprovvista, eravamo convinti in tutto il mondo di vivere un'altra Primavera. Ora però è tempo di eliminare i personalismi, pensare al bene di tutti, o non ne veniamo più fuori".
D'accordo con le nuove date del mercato?
"Sì, ho sempre detto che un mercato lungo non fa bene a nessuno tanto ti prepari prima, tagliare un mese va bene. Io quando si riprenderà ripenserei al mercato di riparazione a novembre, perché quello di gennaio non è più così. Arrivi a due mesi e mezzo dalla fine del campionato, preferivo la finestra di 7-10 giorni a novembre".

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