Papin: "Credo di aver lasciato qualcosa di buono al Milan, è stato un privilegio per me giocarci"

Papin: "Credo di aver lasciato qualcosa di buono al Milan, è stato un privilegio per me giocarci"MilanNews.it
lunedì 18 ottobre 2021, 11:00Le Interviste
di Antonio Tiziano Palmieri

Il Milan ha pubblicato sui suoi profili social un’intervista a Jean Pierre Papin, attaccante rossonero fra il 1992 e il 1994, con 63 presenze complessive e 31 gol. Si è parlato molto di Champions League in vista di Porto-Milan di domani sera.

Ecco le sue parole: “Ho avuto la fortuna di giocare la Champions League per 8 anni e devo dire che è la competizione più bella che esiste. Il mio mestiere era fare gol ed era importante farli in tutte le squadre che ho giocato. Il Milan è un mito, e una squadra che nella storia della Champions e anche dell’Europa intera è stata fra le più belle squadre che ha vinto il massimo trofeo. Quando sono arrivato al Milan il mio sogno era vincere la Champions League perché già l’avevo persa con il Marsiglia a Bari. Quando arrivi in questa squadra questo trofeo è troppo importante. Avevo visto in TV il Milan vincere 4-0 contro la Steaua Bucarest e quando vedo questa partita penso che sarebbe stato perfetto giocare in quella squadra. Sono arrivato al Milan piano piano perché quando sono arrivato c’era ancora Van Basten che giocava, e anche se aveva qualche problema alle caviglie, lui era il titolare. Questo non era in discussione. Poi lui si è fatto male e io ho fatto belle cose perché avevo la fiducia sia dell’allenatore che della squadra. Giocare con Van Basten mi faceva battere il cuore, ma purtroppo ci ho giocato non abbastanza insieme perché lui si è infortunato ed è rimasto fuori credo 8 mesi. Quando rimani fuori tutto questo tempo è difficile. Il ricordo del Porto è che noi abbiamo avuto una partita difficile, fuori casa, ma ho segnato uno dei più bei gol che ho segnato in rossonero. Mi ricordo che Costacurta lanciò la palla, Simone di testa la rimise davanti l’area, e io ho gridato a Gullit di lasciarla, io arrivo e al volo faccio gol. Un ricordo bellissimi e 3 punti geniali in quella partita. In tanti su Facebook mi hanno mandato quel gol contro il Porto e li ringrazio. Credo che ho lasciato qualcosa al Milan e sono contento di questo. Mi sono divertito a guardare la prima partita contro il Liverpool, e gli inglesi non meritavano di vincere 3-2. Però sono il Liverpool, una delle squadre più forti in questo momento. Il rimpianto è soprattutto la partita contro l’Atletico dove vinci 1-0 e poi perdi anche questa partita. Il calcio è duro in queste situazioni e si possono avere rimpianti. Nel Milan c’è una filosofia speciale che bisogna imparare. Vedo Theo Hernandez, in Nazionale ha fatto gol, ma è da due anni che ha cambiato il comportamento. Questa è la filosofia del Milan e fa la differenza. Noi in Francia siamo bravi con i giovani e prepariamo i giocatori a giocare al massimo. Quando porti addosso la maglia del Milan l’unica possibilità è vincere. Ci sono 85.000 persone a San Siro che sognano un Milan che vince sempre. Non ho mai dimenticato questa squadra ed è stato per me un privilegio giocarci”.