acmilan - L'ultima di Pietro e Paolo
Le Finali di Coppa dei Campioni vinte sono un momento di grande gioia condivisa, di felicità personale per ciascun giocatore e per ciascun tifoso. Ma a volte possono anche essere l'occasione per stilare un bilancio e per concludere in bellezza. Il 24 maggio 1989 il Diavolo era tornato, venti anni dopo Madrid, a vincere la Champions League.
Dal canto suo, Pietro Paolo Virdis era alla sua partita numero 135 nel Milan, una grande avventura costellata da 54 reti. Era alla sua quinta stagione milanista, era un rossonero della prima ora approdato a San Siro nel 1984. A Barcellona, nel momento del trionfo, lui salutava. Festeggiava con la squadra la chiusura di un cerchio, ma poche settimane dopo sarebbe passato al Lecce.
Dare l'addio quando la festa è nel vivo è un fatto particolare che sarebbe poi capitato anche a Giovanni Galli, esattamente un anno dopo al termine della Finale di Coppa dei Campioni conquistata a Vienna contro il Benfica. Giovanni era stato omaggiato con tanto cuore dai suoi compagni anche per quel motivo, subito dopo il successo viennese.
A Virdis, invece, ci avrebbero pensato i tifosi del Milan. Quando, nel mese di ottobre, l'attaccante si ritrovò di nuovo sul campo di San Siro con la maglia del Lecce, la Curva Sud srotolò uno striscione da brividi: "Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere, grazie Pietro Paolo".
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