Allegri avvisa: "Per vincere bisogna sporcarci i pantaloncini"

Allegri avvisa: "Per vincere bisogna sporcarci i pantaloncini"MilanNews.it
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Ieri alle 18:35News
di Enrico Ferrazzi

Intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il Torino, Massimiliano Allegri ha dichiarato:

A che livello è l'inserimento nel gruppo dei giocatori arrivati in estate e che hanno giocato meno?
"Siamo partiti che eravamo un gruppo, siamo diventati una squadra e si può ancora migliorare. Ci sono giocatori che con meno minutaggio magari fanno un po' fatica, ma l'importante è che quando entrano a livello mentale siano dentro la partita. A Roma siamo stati un po' frettolosi a fine partita, dovevamo gestire meglio la palla e giocare meglio. Non bisogna pensare a quello che è stato ma a quello che sarà, che è la partita col Torino".

La compattezza della squadra:
"Sotto questo aspetto qui della fase difensiva ho detto ai ragazzi che è una questione di squadra, non di difensori. Per vincere bisogna sporcarci i pantaloncini, altrimenti il risultato a casa non si porta: se usciamo puliti dal campo i risultati non si portano a casa. Quando non abbiamo palla bisogna difendere tutti insieme, come stanno facendo i ragazzi. Ma bisogna continuare a lavorare e migliorare, ogni partita ha le due difficoltà: bisogna essere focalizzati sull'obiettivo finale facendo un passettino alla volta. Senza deprimerci dopo le sconfitte, eravamo molto dispiaciuti dopo la sconfitta in Coppa Italia, ma domani abbiamo un'opportunità per continuare il cammino in campionato".

Le ambizioni scudetto del Milan nelle prossime partite:
"Non è una questione di 5 partite, dopo quelle 5 ne mancano ancora 19. Ci vogliamo 74-76 punti per la Champions, poi non so quanto ce ne vorrà per il campionato. L'ambizione deve essere massima, normale per il Milan, ma l'obiettivo bisogna averlo chiaro. Il Milan l'anno prossimo deve giocare la Champions, non è facile: ci sono squadre agguerrite e attrezzate. Bisogna essere un blocco unico dove non passa niente dentro".

La differenza di intensità tra primi e secondi tempi del Milan.
"Mi piacerebbe dominare 95 minuti, non concedere tiri all'avversario ma non è così, c'è anche un momento in cui l'avversario ha il predominio. E cosa succede lì? Devi difendere di squadra: è un momento della partita fondamentale".