Caso plusvalenze, 11 club (Juve compresa) al lavoro per evitare deferimenti

Da ieri le 11 società che hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini sul fronte plusvalenze, possono accedere agli atti della procura federale. È partito il conto alla rovescia per riuscire a evitare il deferimento: ci sono 15 giorni di tempo per inviare tutte le memorie difensive. Il baricentro dell’indagine non è cambiato: il campo centrale, anzi unico, è rappresentato dalle 62 operazioni sospette segnalate dalla Covisoc.
Di queste 62 operazioni oggetto dell’indagine - ribadisce La Gazzetta dello Sport -, 42 riguardano la Juventus. Per il Napoli ci sono le cinque valutazioni che riguardano Osimhen e i quattro calciatori ceduti al Lilla. La Sampdoria compare in 12 circostanze, l’Empoli in cinque, il Genoa in tre. Oltre alle cinque squadre di serie A, ci sono anche Pisa e Parma in B, e Pro Vercelli e Pescara in C.
Anche le carte di Torino nell'inchiesta. Ma c’è un altro particolare significativo. L’istruttoria che ha portato alla chiusura delle indagini - continua La Gazzetta dello Sport - si fonda anche sugli atti trasmessi dalla procura della Repubblica di Torino che riguardano la Juventus. Quindi, una parte (presumibilmente soltanto una parte, l’inchiesta penale è ancora in corso) delle carte è arrivata negli uffici della procura federale. Questi contenuti sono stati incrociati dalla procura federale con i riscontri di Covisoc e Consob. Un materiale istruttorio decisivo per capire dove andrà a finire l’inchiesta. La Juve, lo ha scritto nel comunicato che ha rivelato la chiusura delle indagini federali, si dice però convinta di poter dimostrare la propria innocenza.

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