Chiariello ricorda: "In Champions contro il Milan c'era un'autostrada enorme che grida vendetta. Poi i fatti arbitrali clamorosi, il rigore su Lozano, gli assenti..."

Chiariello ricorda: "In Champions contro il Milan c'era un'autostrada enorme che grida vendetta. Poi i fatti arbitrali clamorosi, il rigore su Lozano, gli assenti..."MilanNews.it
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Oggi alle 13:30News
di Antonello Gioia

Umberto Chiariello, giornalista di Radio Crc, ai microfoni dell'emittente radiofonica si è soffermato sulle ultime dichiarazioni di Luciano Spalletti al Festival dello Sport di Trento: "Spalletti accusa De Laurentiis che, dopo di lui, ha preso tutto in mano, ha centrato tutto, il che è assolutamente vero, perché De Laurentiis è stato preso dall'ubriacatura, dal delirio di aver vinto uno scudetto storico, il terzo della storia del Napoli, dopo 33 anni, e di aver spezzato un'egemonia delle squadre del nord che durava da 21 anni, dal 2000... in poi consecutivamente, perché l'ultimo scudetto l'aveva vinto l'ultimo dei romani, cioè Francesco Totti nel 2001. Da allora in poi, fino al 2023, non aveva vinto mai più nessuno dell'altra Italia. È stato epocale, è stato particolare, con tanti punti di vantaggio, anche se poi nel giorno di ritorno il Napoli ha cominciato a picchiare in testa da aprile in poi, e si è persa una possibilità in Champions con un'autostrada enorme davanti, che grida vendetta, grida vendetta per gli assenti, aver giocato con Hermas a Milano centravanti, perché gli sono venuti in meno tutti gli attaccanti, i fatti arbitrali clamorosi, il rigore su Lozano, non esimono dal dire che il Napoli tra aprile e maggio ha rallentato in maniera formidabile, come sempre accade alle squadre di Spalletti a primavera.

Però Spalletti ha vinto uno scudetto clamoroso, meraviglioso, che lo porta probabilmente, e io penso che sia così, sul podio degli allenatori più importanti della storia del Napoli, perché ha fatto qualcosa che nessun altro era riuscito a fare. Questo non significa però che lui debba continuare a sparare a zero e dal punto di vista del tutto unilaterale su De Laurentiis, perché non corrisponde al vero quello che dice. Dicesse la verità, uno direbbe che Spalletti si risente perché è stato trattato male. Lui dice che è stato calpestato, dal suo dialetto toscano, da Spalletti sotto ogni punto di vista. Dice che veramente non ha mai parlato di nuovo e ha perfino detto a una giornalista che il campionato con quel Napoli lo avrebbe vinto anche lei, una roba che non si può sentire. Ha anche aggiunto che lui il primo anno dormiva nella stanza d'albergo a fianco a quella del presidente e mandava a vedere un ragazzo se il presidente era in stanza, prima di decidere di lasciare l'albergo e andarsene a recludere letteralmente a Castel Volturno in una stanzetta da carcerato con una mobilia da convento".