Ibrahimovic su Leao: "Si parla di lui perché è forte. Ci aspettiamo tanto da lui"

Ibrahimovic su Leao: "Si parla di lui perché è forte. Ci aspettiamo tanto da lui"MilanNews.it
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Oggi alle 16:48News
di Lorenzo De Angelis

Intervenuto sul palco del 'Festival dello Sport', Zlatan Ibrahimovic ha parlato di sé, del suo nuovo ruolo da Senior Advisor del Milan per RedBird e tanto altro ancora. Questi alcuni estratti della sua intervista. 

Cos'è successo dopo la Juve?

"Dopo la Juve ero nello spogliatoio con tutta la dirigenza, la squadra e l'allenatore. Erano tutti arrabbiati perchè era una partita che si poteva vincere. Nessuno entra nell'area di competenza di Allegri. Max era arrabbiato, come lo eravamo tutti. Dopo la partita ognuno è pieno di adrenalina, non ti danno la stessa risposta il giorno dopo. Bisogna stare attenti a quando si parla dopo la partita. C'è chi è deluso, c'è chi è arrabbiato, ognuno deve avere il suo spazio. Posso dire che tutti erano arrabbiati". 

Cosa manca a Leao?

"Si parla di Leao perchè è forte, altrimenti non si parlerebbe. Quando abbiamo vinto lo scudetto per me Leao lo ha vinto da solo, faceva la differenza da fenomeno. Ci aspettiamo tanto da lui perché è uno dei più forti al mondo".

Anche Modric è un fenomeno. A 40 anni sta stupendo tutti...

"E' un maestro. Quando entra in campo, lui è il calcio, non gioca a calcio. Ha fatto una carriera incredibile. Alla fine dello scorso campionato abbiamo detto che serviva più esperienza. Abbiamo preso prima l'allenatore, poi Modric. Ancelotti ci ha detto che era l'unico giocatore del Real che non si era mai fatto male. Ha una mentalità incredibile. L'esultanza dopo Milan-Napoli dice tutto. E' passione, identità, è un maestro. Se c'era lui quando giocavo avrei allungato la mia carriera di un paio di anni. Siamo molto contenti di Luka, non solo per quello che fa in campo. Avere vicino uno come Modric ti porta a fare di più. Se in campo lui corre, gli altri lo vedono e poi corrono il doppio".