Inter, Calhanoglu: "Al Milan quando mi hanno chiesto di fare il regista non ero pronto"

Hakan Calhanoglu, centrocampista dell'Inter, intervistato da DAZN, ha parlato così del suo ruolo da regista: "Mesi fa ho affermato di essere tra i primi 5 registi al mondo e nessuno mi ha creduto. Ma io credo in me stesso, conosco le mie qualità e non ho paura di nessuno. Classifica? Quinto Enzo Fernandez, quarto Kimmich, terzo Kroos, secondo Rodri, primo io. Perché sono il migliore? Perché i gol e quello che faccio io, gli altri non lo fanno. Se date un'occhiata alle statistiche, io non segno mai da vicino, ma dai 25-30 metri o su punizione. Sono cose difficili. Poi tutti sono bravi a gestire, ma fare passaggi a cinque metri non mi piace. Io cerco sempre il passaggio finale, per aumentare la possibilità di segnare, o di fare un lancio lungo. Dar la palla a destra o a sinistra non mi serve. Questo non vuol dire che non debba migliorare perché ora gli avversari cercheranno di marcarmi uomo contro uomo, come nel primo tempo a Roma, quando ero in difficoltà. Devo farmi più spazio ed essere più intelligente in queste situazioni, ma con Barella e Mkhitaryan che mi aiutano ci riuscirò sempre meglio.
In fase difensiva sono cresciuto ma devo progredire ancora: analizzando i video con lo staff di Inzaghi, noto che commetto ancora degli errori. Al Milan quando mi hanno chiesto di fare il regista non ero pronto, mentre quando è successo qui, lo ero: ho detto subito sì, perché volevo mettermi alla prova. Quando hai l'età giusta ti pesa di meno cambiare ruolo".
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