Ma cosa ha fatto Conte?! Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus e Rafa Marin sono la migliore difesa d'Europa

(ANSA) - NAPOLI, 24 MAG - Una difesa di ferro, la più blindata in Europa, e un attacco privo di un bomber vero ma che ha potuto contare su più bocche di fuoco. E' nei numeri uno dei segreti che ha portato la squadra di Conte alla conquista del quarto scudetto della sua storia. Quando Conte è arrivato è ripartito da un Napoli reduce da un'annata no, decimo in classifica, con 48 gol subiti, seconda peggiore difesa tra le prime 11 della serie A, e un attacco che di gol ne aveva segnati solo 55. L'arrivo di Buongiorno dal Torino è servito a mettere il lucchetto alla difesa. Quello di Lukaku, negli ultimi giorni di mercato, a dare all'attacco orfano di Osimhen il peso che gli mancava. Gli arrivi di tre scommesse come McTominay e Gilmour dalla Premier League e Neres dal Benfica hanno completato il quadro. Il risultato finale parla di una squadra che ha subito 27 gol in 38 match, migliore difesa della serie A, superiore anche a quella degli altri campionati che vanno per la maggiore: il Liverpool ne ha presi 40, il Barcellona 39, il Bayern Monaco 32 e il Psg 35. Se la difesa ha costituito il perno su cui costruire il successo, anche l'attacco ha fatto la sua parte pur senza eguagliare gli stessi numeri.
Lukaku ha assicurato 14 gol, 8 dei quali hanno sbloccato il risultato in altrettante partite. Al suo fianco la vera sorpresa del campionato, quel McTominay, di ruolo centrocampista, che con i suoi 12 gol è stato l'attaccante aggiunto. Decisive le sue reti nell'1-1 contro l'Inter a Milano, e nel finale di stagione. Non male per uno che nei sei anni giocati al Manchester United di reti ne aveva segnate in totale 19. I 12 gol dello scozzese e i 14 di Lukaku fanno 26, tanti quanti ne aveva segnati Osimhen due anni fa in occasione dello scudetto targato Spalletti, quando c'era però Kvaratskhelia che ne aveva segnati 12 e il Napoli trionfò con la bellezza di 77 gol realizzati. Oltre 20 in più dei 59 segnati quest'anno, nuovo minimo per la squadra scudettata nei campionati a 20 squadre. Per Conte è stato il sesto scudetto in carriera da allenatore e somiglia a quello ottenuto al Chelsea nel 2017 quando il tecnico prese la panchina dei Blues che avevano chiuso al decimo posto, portandoli subito a vincere il campionato, proprio come fatto al Napoli. (ANSA).

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