Conte solo un sogno. Allegri-Napoli a causa del ritardo del Milan sul ds. C'è di che esser preoccupati

Conte solo un sogno. Allegri-Napoli a causa del ritardo del Milan sul ds. C'è di che esser preoccupatiMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

È finito il campionato, ma il Milan si gioca una partita molto più importante nel corso dei prossimi giorni. A breve arriverà l’annuncio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo e anche quello della separazione da Sergio Conceiçao. Due atti formali, ma allo stesso tempo sostanziali perché aprono la stagione di lavoro del direttore albanese, che inizierà la sua operatività in ritardo rispetto ad una programmazione normale e con un nodo clamorosamente importante da sciogliere, ovvero quello del nuovo allenatore. Ma anche qui il tifoso del Milan è meglio che non si illuda sulla possibilità che arrivino grandi profili per la panchina, a meno di clamorosi cambi di rotta anche sotto il punto di vista economico. L’addio sempre più probabile di Conte al Napoli con destinazione Juventus porterà Massimiliano Allegri sulla panchina partenopea e fine del cinema.

Perché la realtà dei fatti è una e una sola: per quale motivo un grande allenatore, che vuole essere pagato come tale e non vuole sottostare ai limiti di budget, dovrebbe accettare di venire in questo Milan? Con quali prospettive immediate potrebbe accettare la panchina rossonera? Per blasone? Si, forse, ma non perché oggi il Milan abbia la coda di allenatori top che vogliono venire. Perché servono allenatori da Milan, allenatori che sappiano ricreare entusiasmo dentro l’ambiente e dentro il sacro microcosmo di Milanello.

Gasperini, per fare un nome, perché dovrebbe mollare l’Atalanta che è una società ricca, con disponibilità economica, solida, capace di reagire immediatamente agli imprevisti come accaduto con l’acquisto di Retegui dopo l’infortunio di Scamacca con una trattativa lampo, senza condurla per le lunghe?

Perché Vincenzo Italiano dovrebbe andare a mettere a rischio il suo processo di crescita, lasciando anche lui una piazza che lo sta consacrando per entrare in un tritacarne?

Perché Massimiliano Allegri dovrebbe preferire il Milan fuori da tutto al Napoli campione d’Italia, che ha dimostrato di poter spendere anche dopo un’annata come quella del 2023-24 molto simile a quella del Milan 2024-25? Perché alla fine, De Laurentiis i soldi li ha spesi. Al Milan si va sempre per le lunghe e anche in questo frangente si è in ritardo, sulla falsariga degli errori di un anno fa. Perché quando si scriveva che la dirigenza valutava la chance di continuare con Pioli in caso di passaggio del turno in Europa League contro la Roma, era la verità. Perché quando si tenevano aperte le chance di una permanenza di Sergio Conceiçao in caso di vittoria della Coppa Italia, era la verità, Poi i risultati del campo si sono rivoltati contro i piani dirigenziali milanisti (ironia della sorte sempre all’Olimpico) e ora il povero Tare si trova nelle condizioni di dover operare in condizioni tutt’altro che ottimali.

L’unico nome che, ad oggi, potrebbe essere funzionale alla situazione del Milan e per rimettere le basi di un progetto tecnico di tre anni è Roberto De Zerbi. Tenendo conto che Sarri non verrà al Milan e che difficilmente Gasperini potrà essere una chance (ad oggi), De Zerbi potrebbe lavorare con settimane piene per installare il suo calcio dentro la rosa, ed essendo una dottrina complessa, il tempo a disposizione sarebbe fondamentale per lui e per i calciatori. In più sarebbe anche un nome che, a livello mediatico, darebbe una sterzata all’umore e avrebbe Igli Tare come suo protettore primario.

Sempre che ci arrivino prima che l’Inter e Simone Inzaghi si separino e non si resti con il cerino in mano. Si preannunciano tempi duri, molto duri. Perché quello che questa società ha perso negli ultimi due anni, a livello di soldi, entusiasmo e appeal, sarà difficile da recuperare nel breve termine. Chi vi dirà il contrario, non sa cosa ci sia oltre il bunker.