Con il Monza la resa dei conti finale. Un fallimento che rievoca incubi cinesi. Abbonamenti 2025-26: occhio ai prezzi

Con il Monza la resa dei conti finale. Un fallimento che rievoca incubi cinesi. Abbonamenti 2025-26: occhio ai prezziMilanNews.it
Oggi alle 00:01Editoriale
di Pietro Mazzara

Ma ieri sera in quanti hanno guardato Roma-Milan con la voglia di guardarla e quanti lo hanno fatto come una sorta di obbligo morale verso il proprio tifo? Ecco, credo che la seconda opzione potrebbe avere un plebiscito di votazioni, tra l’altro è innegabile che se gli occhi fossero, anche svogliatamente, concentrati sull’ennesima sconfitta di una stagione fallimentare e vergognosa, le altre antenne erano sintonizzate tra San Siro e Parma per capire cosa sarebbe successo in Inter-Lazio e Parma-Napoli. Di Roma-Milan, nella sua totalità, è fregato il giusto a chi l’ha dovuta seguire per lavoro e a chi ci aveva messo sopra qualche soldino per scommesse o fantacalcio. Il tema sportivo della partita dell’Olimpico non interessava a nessuno. Probabilmente nemmeno agli stessi giocatori che sono scesi in campo. Ma adesso arriva quello che tutti aspettano, ovvero la resa dei conti.

Oggi il Consiglio di Lega deciderà quando si giocherà l’inutile Milan-Monza dell’ultima giornata di campionato, che magari da Casa Milan cercheranno di agghindare come la partita della nuova maglia della prossima stagione, ma che avrà gli occhi e gli interessi su ciò che succederà sugli spalti. Perché ve lo abbiamo anticipato nei giorni scorsi: Milan-Monza sarà il luogo della resa dei conti, della contestazione pubblica più importante che il tifo nella sua globalità metterà in scena. Le modalità saranno forti, ma allo stesso tempo civili, perché nessuno vuole rischiare dei Daspo in un momento così. Ma di certo non ci saranno gli hurrà o le risposte alle call to action del pre partita (abbiate pietà del povero Gegio, costretto a fare cose che non vengono più seguite da nessuno allo stadio).

In ogni azienda che si rispetti, il vertice della struttura dovrebbe intervenire, farsi sentire, prendere delle decisioni. Invece al Milan non si parla. Gerry Cardinale è un fantasma muto sotto questo aspetto, ma sarebbe cosa buona e giusta che ci metta la faccia in una conferenza stampa su suolo italiano e non sempre nei salotti finanziari dove il dossier Milan non viene mai affrontato come si deve. Un fallimento così grande, dal punto di vista sportivo, non veniva registrato dalla proprietà cinese, quando vennero investiti 250 milioni (che poi crearono una voragine a bilancio) ma anche qui, tra estate e inverno, ne sono stati investiti di milioni. Di Milan Futuro vi ho parlato qui.

E adesso cosa succederà nei corridoi del marketing di Casa Milan per quel che concerne la campagna abbonamenti della prossima stagione e i prezzi da applicare ai biglietti delle singole partite? La sensazione è che si siano rotte le uova nel paniere e ogni proiezione di aumento dei costi sia da cancellare. Perché il Milan, oggi, ha perso la fiducia di tutti e deve ricostruire un rapporto con la sua tifoseria, accettarne i malumori e capire che per mettere le mani in tasca alla gente bisogna essere vincenti e non presuntuosi, arroganti e miopi, seguendo una strategia del profitto che esulta dai risultati sportivi. Terremo monitorata la situazione, perché il tempo dei palleggi con il cuore, i sentimenti e il portafogli dei tifosi è finito.