Nessun sacrificio, parola di Furlani. Quindi Reijnders non parte?

Nessun sacrificio, parola di Furlani. Quindi Reijnders non parte?MilanNews.it
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di Francesco Finulli

Nel pre partita di Milan-Monza, ultima giornata del campionato e ultima partita della stagione rossonera, ai microfoni di DAZN si è presentato l'amministratore delegato del club Giorgio Furlani che ha risposto anche alle domande sul calciomercato. Il tema, discusso in questi giorni, è chiaramente il futuro di Tijjani Reijnders finito nel mirino del Manchester City. Così ha parlato il dirigente: "Partenza big? Per come siamo gestiti non saranno necessari dei sacrifici".

Progetto senza futuro

Negli ultimi giorni è aumentata l'apprensione sportiva dei tifosi rossoneri che, dopo una stagione fallimentare che si concluderà al massimo con un settimo posto e senza nessun tipo di Europa, non possono credere che il Milan sarebbe disposto a cedere uno dei due migliori giocatori della stagione. Perché sì, Tijjani Reijnders è stato di gran lunga, insieme a Christian Pulisic, l'MVP della squadra rossonera. Le voci di un Manchester City interessato a fare un'offeta già prima del Mondiale per Club e le successive conferme di una volontà del Milan di ascoltare le offerte degli inglesi (che partono da un'offerta di 60 milioni), gettano nello sconforto l'ambiente milanista che vede un progetto senza futuro. Se invece il Milan si dimostrasse capace di fare muro attorno al talento olandese - che ha appena rinnovato fino al 2030 - ci sarebbe una base solida da cui ripartire.

Quindi non parte?

La speranza che è scaturita ieri dalle parole di Giorgio Furlani, anche se poi dovrà essere verificata con i fatti, è che se non è necessario fare dei sacrifici, un giocatore come Reijnders non sarà ceduto. Il problema sarà appunto vedere come deciderà di muoversi il club, quanta voce in capitolo avrà anche il nuovo direttore sportivo Igli Tare che domani verrà ufficializzato come nuovo direttore sportivo rossonero. Inoltre l'amministratore delegato del club, poco prima, aveva dichiarato: "Io mi focalizzarei su cosa ci serve per rinforzarci, perchè ci sono stati degli errori anche nella pianificazione della rosa". In tal senso sarà fondamentale il ruolo del dirigente albanese ma soprattutto la libertà di cui potrà disporre per intervenire secondo la sua sensibilità sulla rosa.