Braglia: "Si sta speculando sul Milan. Per il bene del club è auspicabile venderlo"

Sta per volgere al termine una stagione disastrosa per il Milan, fuori dalle coppe per demeriti sportivi nonostante gli investimenti. Una delusione che ha portato la tifoseria organizzata a contestare la società in occasione dell'ultima partita contro il Monza. Ne abbiamo parlato con l'ex rossonero Simone Braglia. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Simone Braglia, si aspettava una stagione così disastrosa?
"La stagione non è partita bene, però è andata sempre peggiorando. Lo specchio dei risultati sportivi è la conduzione societaria. Sono d'accordo con le considerazioni di Boban, non si può condurre un club così prestigioso in questo modo. Ci vuole gente competente".
Che scenario dobbiamo aspettarci adesso?
"Io dico che per il bene del Milan sarebbe auspicabile venderlo. Perché il problema di fondo è che questo tipo di conduzione porta a obiettivi che non sono primari".
Cardinale non si è visto quasi mai quest'anno
"Chiaro che non esserci mai porta a degli squilibri nello spogliatoio e lo si è visto. La proprietà deve dare le regolare, altrimenti è anarchia. Mi chiedo a questo punto se è davvero Cardinale il proprietario o se è ancora Elliott che comanda".
Però con Elliott si è vinto
"C'erano persone come Massara e Maldini, oltre a Boban che ha avuto un suo peso sullo scudetto poi vinto e si è sacrificato per la causa. Aver allontanato Maldini così presto è stato un errore. Era un uomo di campo, rappresentativo di quel che è l'aspetto sportivo del Milan. Trametteva la passione nel Milan. La finale di Coppa Italia è stata d'esempio sullo spirito di gruppo che c'era nel Bologna e non nel Milan".
Lei ha vissuto una stagione sportiva simile, con una squadra attrezzata per vincere lo scudetto e che invece ha chiuso al decimo posto e perdendo la finale di Coppa Italia
"Era diverso, le cose andarono male ma non per l'incompetenza delle persone. Semplicemente c'erano vedute diverse tra parte della società e l'allenatore dell'epoca (Fabio Capello, ndr). Infatti l'anno dopo con qualche innesto si vinse il campionato con Zaccheroni. Situazione diversa con quella attuale, dove mi sembra che l'unica cosa che interessi è sfruttare il nome del Milan per fini egoistici".
Possiamo parlare della prossima stagione come anno zero?
"Doveva essere l'anno zero già quest'anno che si sta concludendo, quindi mi viene da sorridere. Non so quale possa essere considerato l'anno di partenza, lo si valuta dalla progettualità che una società ha indicato, ma qui vedo solo che si gioca e si specula sul nome del Milan a seconda degli interessi da parte della proprietà".
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