MN - Calamai: "Milan non ha identità di squadra: la porta l'allenatore"

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Ieri alle 19:40News
di Francesco Finulli

Intervenuto in esclusiva per MilanNews.it, l'editorialista di Tuttomercatoweb Luca Calamai ha fatto il punto sui rossoneri tra Coppa Italia, mercato e Milan Futuro:

Prima Fonseca, poi Conceiçao ma per entrambi sono stati mesi complicati
"Sono passati due allenatori che non hanno lasciato un'identità di calcio. Con un gruppo che sembra anche interessante, perché se parli con gente di calcio ti dicono tutti che la rosa è buona. Ma non ha un'identità di squadra. E l'identità di squadra la porta l'allenatore".

Da tempo prosegue il casting per il direttore sportivo che ancora tarda ad arrivare. Se arriverà.
"La legge del calcio prevede che una società debba avere il suo direttore sportivo a gennaio. Alcuni direttori sportivi hanno i contratti che scadono il 31 dicembre, a differenza dei calciatori. Perché gennaio è il tempo minimo che un uomo di calcio deve avere per costruire la squadra per la stagione successiva. Le squadre non le costruisci oggi. Siamo a maggio e il Milan non ha né l'allenatore né il direttore sportivo: parte in un ritardo clamoroso. I grandi direttori sportivi sanno già su quale giocatore andare ad aggredire fra due anni, tutto in linea con un allenatore al quale devi consegnare una squadra che si affidi alle sue idee di calcio. In tutto questo il Milan non sta partecipando a oggi. Al contrario dell'Inter che ha una sua continuità con Marotta e il suo gruppo di lavoro. Ma lo sta facendo anche il Napoli, l'Atalanta. Lo prova a fare anche la molto più piccola Fiorentina, confermando Palladino e la sua struttura di mercato. Nel Milan vedo confusione, incertezza e ritardi".