MN - Sacchi: "Milanello è un posto magico e Berlusconi lo curava maniacalmente. Né io né i giocatori ci aspettavamo di ottenere certi successi"

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di 'Milannews.it' il leggendario allenatore Arrrigo Sacchi ha parlato della magia di Milanello e dei successi costruiti con rossoneri. Queste le sue parole: “Come coreografia e ambientazione è uno dei più bei centri sportivi in assoluto. E’ un posto dove potevi lavorare benissimo. La società si faceva sentire anche in questo. Quando arrivava Berlusconi quando vedeva qualcosa che non funzionava, chiamava subito il direttore dicendo: ‘la rete ha la ruggine’ o ‘bisogna cambiare la bandiera’ o ‘bisogna potare la siepe’. Un’attenzione ai dettagli maniacale e importantissima che faceva capire quanto la società prestasse attenzione a qualsiasi cosa. C’era tanta passione soprattutto da Berlusconi e Galliani.
Ogni volta che c’è un riconoscimento chiamo Galliani e Berlusconi per condividere questo risultato perchè è stato raggiunto insieme. Quando arrivarono gli attestati di stima di ‘World Soccer’ o ‘France Football’ mi ricordo che chiamai Berlusconi ricordandogli le parole del primo giorno quando mi chiese di creare la squadra più grande del mondo. Ricordo bene quel momento. Quando me lo chiese gli dissi che questa richiesta poteva essere frustante ma anche limitativa. Giuro però che mai avrei pensato, un giorno, di ottenere un riconoscimento così importante. Nemmeno gli stessi giocatori lo avrebbero mai immaginato tanto che Ancelotti mi disse che non avevano compreso la grandezza di quello che stavamo facendo. Gli risposi che non lo avevo capito nemmeno io (ride, ndr)”

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