Ravelli sul Milan: "Sopravvivere al fair play. Serve per forza una strategia"

Ravelli sul Milan: "Sopravvivere al fair play. Serve per forza una strategia"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 9 gennaio 2019, 13:38News
di Enrico Ferrazzi

Sulle colonne del Corriere della Sera, Arianna Ravelli ha commentato così la questione Milan-Fair Play Finanziario: "Benvenuti nel magico mondo del fair play finanziario. Ad ascoltare alcune frasi dei dirigenti del Milan stupisce lo stupore verso lacci e lacciuoli ben noti. Sia chiaro: il fair play finanziario si basa su principi discutibili e ha prodotto storture assurde, tra tutte incrementare la distanza tra i top club e gli altri (e valeva anche quando nell’emergenza c’erano l’Inter, la Roma e persino l’impresentabile Yonghong Li). Ma in attesa di capire se Elliott agirà con tutto il suo peso per cercare di scardinarne l’impalcatura, finché il ffp c’è, serve una strategia per sopravvivere, e se possibile crescere, in questa situazione. Strategia che non si intravvede, quando si dice «il tempo passa e si perdono le occasioni di mercato. Anche l’incontro di venerdì non ci darà indicazioni definitive».

Ma quali indicazioni si pensa di ottenere dall’incontro (sacrosanto, forse si sarebbe potuto fare anche prima) dell’ad Gazidis che cercherà di perorare la propria causa? Impensabile che l’Uefa consenta di stravolgere i propri principi. Qualche nuovo successo legale potrebbe arrivare dal ritorno davanti al Tas (dopo il capolavoro fatto in estate), ma di nuovo stupirebbe se il Tas esonerasse la società da regole che valgono per tutti. E che lastricano la strada della virtù contabile di trappole: Gazidis ha lasciato a Londra un centravanti cresciuto nel vivaio del Milan, ceduto per ragioni di plusvalenze e acquistato dall’Arsenal per decine e decine di milioni (Aubameyang) e ne ha trovato a Milano un altro di 31 anni (Higuain) il cui prestito oneroso è costato tanto (18 milioni), che non si può far altro che auspicare che «si metta a pedalare» (e si conoscono modi migliori per spronare un giocatore). Non resta che aggrapparsi a Paquetà: un’operazione con uno sguardo al futuro, che però deve produrre risultati da subito rendendo tollerabile l’investimento oneroso, uno dei pochi che sarà concesso. E poi inventarsi qualcos’altro. E se la strategia c’è ed è bella chiara nella testa dei dirigenti, urge anche comunicarla".