Scaroni: "Il passato me lo tengo stretto, ma perché dovremmo rinunciare alle competenze e alle innovazioni?"

In questi giorni, dopo gli addii di Maldini e Massara, si parla tanto dell'intenzione di RedBird di usare molto di più i dati e i numeri sul mercato. Le critiche su questo nuovo modo di lavorare non sono mancate, ma Paolo Scaroni, intervistato dal Corriere della Sera, ha spiegato: "RedBird crede nell’analizzare le caratteristiche dei giocatori in modo scientifico, certo, una cosa che in Premier League si fa da anni: sono riusciti ad adattare modelli nati per altri sport al calcio. Noi dobbiamo coniugare le competenze individuali, l’intuito personale nello scoprire i talenti e nel saperli inserire nel nostro ambiente con questi riscontri quantitativi.
Vogliamo mettere assieme il meglio del nostro passato con il meglio del futuro che ci porta RedBird. Il passato me lo tengo stretto, ma perché dovremmo rinunciare alle competenze e alle innovazioni? Poi parleranno i risultati, conta vincere le partite, a me perdere non è mai piaciuto e tantomeno a Gerry Cardinale".
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