A. Marques: "Duarte è rapido e cattivo in marcatura: quello che manca ora al Milan"

L'ultimo nome accostato al Milan per la difesa è quello di Leo Duarte, a cui i rossoneri sono molto vicini. Per approfondire la conoscenza del difensore del Flamengo, la redazione di MilanNews.it ha intervistato il giornalista esperto di calcio brasiliano Andersinho Marques.
Descrivici fisicamente e tatticamente, Leo Duarte. Che tipo di difensore è? “Non è e non sarà mai un Thiago Silva, gli manca la classe di base, l'eleganza. Però è rapido e cattivo in marcatura, quello che manca dietro al Milan attuale”
In Brasile si parla di Duarte come di un grande talento, in Italia potrebbe esplodere? Può trovare nel nostro campionato il modo di diventare un difensore importante? “Leo Duarte al fianco di Romagnoli, come ho già detto, potrebbe diventare un fuoriclasse. Ha tutte le possibilità. Il problema dei brasiliani è capire come sarà inserito a livello tecnico e tattico, se si adatterà facilmente al campionato italiano. Penso, tuttavia, che con Giampaolo sarà molto facile per lui. Non è e non sarà mai un Thiago Silva, gli manca la classe di base, l'eleganza. Però è rapido e cattivo in marcatura, quello che manca dietro al Milan attuale”
Sarà pagato circa 10/11 milioni, cosa ne pensi della sua valutazione? “Diciamo che con il mercato attuale che c’è in Brasile, direi che 10 milioni più o meno sono una cifra giusta, è un buon rischio perché non sono i 30 o 40 che sono richiesti per i giocatori importanti che escono dal Brasile. Il Flamengo poi, al momento, è la squadra più ricca del Brasile e non ha bisogno dei soldi. Detiene metà del cartellino di Duarte, quindi guadagnerà più o meno 5 milioni. Il Milan fa bene a provare questo ragazzo. Lo staff del Milan avrà visto le partite di questo giocatore, che ha giocato tanto, è stato capitano della Primavera. Ha giocato tanto ma ora al Flamengo è arrivato un giocatore importante in difesa e lui è stato scelto per essere ceduto”.
Parlando di brasiliani, che stagione sarà la prossima per Paquetà? "L’anno scorso ha iniziato bene poi ha rallentato, anche per l’infortunio: “La posizione in cui Paquetà ha giocato di più è trequartista. Parliamoci chiaro, lui veniva da quasi due anni senza vacanza. A fine stagione giocava molto affaticato e con un piccolo infortunio che poi è venuto fuori. Il Milan non aveva cambi, seconde scelte, e lo metteva sempre in campo. Un Paquetà riposato può fare ancora di più. Lui è uno di quei giocatori che quando è in fase offensiva può attaccare dove vuole, è libero, ma in fase difensiva deve aiutare i compagni almeno fino a metà campo”

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