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Ielpo: "Kessie e Romagnoli? Sono situazioni irrisolvibili. Contro la Lazio è scontro diretto"

ESCLUSIVA MN - Ielpo: "Kessie e Romagnoli? Sono situazioni irrisolvibili. Contro la Lazio è scontro diretto"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 8 settembre 2021, 20:00ESCLUSIVE MN
di Antonio Tiziano Palmieri

In vista dell’importante match di domenica pomeriggio fra il Milan e la Lazio, la redazione di Milannews.it, ha raggiunto telefonicamente l’ex portiere di entrambe le squadre, Mario Ielpo. Con lui abbiamo realizzato un’intervista esclusiva per parlare dei temi più importanti che riguardano non solo questa partita ma anche i rossoneri di Stefano Pioli.

Come valuta l’avvio di stagione del Milan dopo le prime due di campionato?

“Sicuramente ottimo. Il Milan ha fatto una vittoria importante su un campo difficile come quello della Sampdoria e poi con il Cagliari la partita è stata abbastanza in discesa. Hanno dimostrato di saper giocare, soprattutto nei momenti decisivi delle due partite, ai livelli dell’anno scorso, nonostante le due perdite importanti che ci sono state sul mercato (vedi Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu). La dirigenza però non si è fatta trovare impreparata e ha preso subito il nuovo portiere, Mike Maignan, e ha dato fiducia a Brahim Diaz per il dopo Calhanoglu. La perdita di Calhanoglu, da quello che si dice, non era prevista, ma il problema per ora è stato risolto. C’è anche Junior Messias, dunque le frecce a disposizione di mister Stefano Pioli sono molte”.

Contro la Lazio che partita sarà?

“Mi sembra che da queste prime giornate si capisca già che il campionato è spaccato fra le formazioni accreditate per andare in Europa e le altre. Le così dette big stanno vincendo, tranne per ora la Juventus, le loro partite in maniera tutto sommato agevole. Milan-Lazio è il primo scontro diretto della stagione. Non esagero a chiamarlo così visto che fanno parte entrambe di quel gruppo che ambisce ad andare nell’Europa che conta”.

Questa partita potrà dire qualcosa in più sui reali obiettivi del Milan per questa stagione?

“L’obiettivo del Milan non cambierà in base a questa partita, resta sempre quello di arrivare fra le prime quattro, cioè qualificarsi in Champions League. Altro non si può chiedere a questa squadra, anzi, non si ha nemmeno la certezza che si arrivi all’obiettivo. A fine campionato avremo 2 o 3 squadre che saranno scontente perché i posti sono pochi rispetto alle 6-7 squadre pretendenti. L’obiettivo del Milan è quello di essere stabilmente una delle pretendenti alla qualificazione in Champions League, poi non tutti gli anni ti può andare bene, vedi il Napoli l’anno scorso che è stato beffato all’ultima partita”.

Chi può essere l’uomo in più del Milan nella sfida contro la Lazio?

“Non so bene perché ancora si hanno poche certezze sulla formazione che giocherà, fra infortuni e calciatori che rientrano tardi dalle Nazionali, ci sono tanti dubbi. Posso augurarmi che sia la partita di Rafael Leao. Guardando lo stato di forma dei giocatori invece ti dico Sandro Tonali che ha iniziato benissimo questa stagione”.

In cosa dovrà stare particolarmente attenta la difesa del Milan?

“A non concedere tanto campo alla Lazio perché hanno giocatori veloci, tecnici che si inseriscono bene, soprattutto in attacco. Anche nei colpi di testa la Lazio è forte con Francesco Acerbi e Sergej Milinkovic-Savic. Non bisogna lasciare troppo campo a Ciro Immobile se giocherà, dicono che non stia molto bene ma alla fine credo che recupererà”.

Come ultima domanda le chiedo come potrebbe risolvere il Milan i problemi relativi ai contratti in scadenza di Alessio Romagnoli e Franck Kessie?

“Mi sembra che queste siano situazioni dove non è tanto il Milan a poterle risolvere. Dipende ormai dai giocatori. I contratti non sono stati rinnovati a tempo debito quando magari erano i giocatori stessi a chiedere il rinnovo e adesso ci si trova in queste situazioni dato che, soprattutto Kessie, è diventato un giocatore appetibile sul mercato. Ci sono realtà con cui i rossoneri non possono competere a livello economico, perciò se il giocatore vuole andare altrove per poter guadagnare di più, sono situazioni che non si risolvono. La dirigenza potrebbe venderli a gennaio almeno per ricavarci qualcosa e non perderli a zero come fatto con Donnarumma e Calhanoglu”.