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Raimondi: "Ibra sempre più lontano dal Milan, ma c'è un giocatore che può sostituirlo. Su Tonali..."

ESCLUSIVA MN - Raimondi: "Ibra sempre più lontano dal Milan, ma c'è un giocatore che può sostituirlo. Su Tonali..."
venerdì 17 aprile 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Manuel Del Vecchio

La redazione di MilanNews.it ha contattato Claudio Raimondi, volto noto di SportMediaset. Con l'inviato rossonero abbiamo parlato di tutti i temi più caldi in casa Milan, da Rangnick al futuro di Ibra, passando per la situazione Donnarumma ed il sogno Tonali. Ecco le sue dichiarazioni:

Rangnick sembra essere davvero molto vicino al Milan. Con il suo arrivo Maldini andrebbe via? “Rangnick per accettare il Milan vuole avere pieni poteri, vuole che ci sia fiducia nel suo progetto e nelle sue scelte. Sarebbe un manager, sia allenatore e sia la figura che sceglie i giocatori. Bisogna prestare attenzione quindi a quello che succederà con Maldini, visto che l’attuale direttore tecnico ha già bocciato il tedesco dicendo che non è il profilo ideale per il Milan. È probabile quindi che possa lasciare nel caso arrivi Rangnick, con Elliott però che potrebbe offrirgli un ruolo più istituzionale: diventerebbe così una figura come quelle di Nedved alla Juventus o Zanetti all’Inter. Sarebbe comunque un grande punto di riferimento, una voce importante che può farsi sentire durante la stagione nel caso il Milan dovesse subire qualche torto. Darebbe un apporto prezioso, non avrebbe più a che fare con il mercato e l’area sportiva ma non per questo sarebbe ridimensionato: cambia solo l’area d’azione”.

Con Boban licenziato e Maldini in forse il futuro di Ibrahimovic sarà ancora al Milan? Ibra è molto preoccupato perché la sua scelta non è tanto legata più a questioni puramente professionali ma coinvolge tutta la sua famiglia. Ibrahimovic in questo momento sta cercando di capire quale sarà il futuro qui in Italia alla prossima stagione, a settembre-ottobre. In Svezia c’è un approccio diverso, ci sono misure meno restrittive, la sua famiglia è lì e sta bene. Quindi finché la situazione non sarà chiara questo caos legato al Coronavirus va ad alimentare ancora di più quelle che erano le sue perplessità dopo l’addio di Boban. In sintesi Ibra lo vedo sempre più lontano dal Milan.

Quale potrebbe essere il nome giusto per colmare l’enorme vuoto che lascerebbe lo svedese? “C’è, ed è un nome che ho ripetuto più volte: Timo Werner. L’unica maniera per far arrivare questo tipo di giocatore è proprio la presenza di Ralf Rangnick. Ricordiamo che quando era semi sconosciuto diventò una scommessa dell’allenatore tedesco che nel 2016, 4 anni fa, per 14 milioni di euro lo prese dallo Stoccarda e l’ha reso un grandissimo attaccante. La Red Bull ha una grande riconoscenza nei confronti di Rangnick e quella che può sembrare un’operazione impossibile, da poco è emerso che Werner ha una clausola da 50 milioni, con la presenza del manager tedesco ci può essere una possibilità perché il giocatore si fida dell’allenatore che lo ha lanciato a grandi livelli, al Milan manterrebbe la titolarità e quindi il posto nella nazionale tedesca e semplicemente sarebbe la possibilità per lui di fare un salto dal Lipsia ad un club che ha vinto moltissimi trofei. È chiaro che la concorrenza è alta, ma la presenza di Rangnick diventa un fattore determinante nelle scelte della sua carriera. Quindi mai tralasciare questa pista Timo Werner”.

Un pensiero costante dei tifosi rossoneri è rivolto al futuro di Gigio Donnarumma. Rinnoverà o andrà via? “Per una sua permanenza io vedo pochi margini perché per rinnovare il nuovo contratto dovrebbe essere almeno alle sue cifre o addirittura di più, intorno ai 7 milioni di euro l’anno: molto distante da quella che è l’idea di Elliott per quanto Donnarumma rappresenti una bandiera. Il problema poi è anche che Gigio vuole cominciare a vincere. È e sarà il portiere della Nazionale, quindi le sue aspettative sono legittime: vincere scudetti o giocare per i grandi club della Champions League. Io credo che quando si siederanno al tavolo bisognerà capire quale sarà il progetto di questo Milan. Se il progetto è ritornare in Champions e cercare di essere protagonisti nel campionato italiano nel giro di un paio d’anni allora potrebbe anche pensarci, se invece i tempi dovessero essere più lunghi allora è chiaro che dal suo punto di vista, se vuole iniziare ad essere un vincente nella vita, non può più aspettare questo momento storico molto delicato del Milan e deve quindi cambiare squadra. Su di lui c’è il PSG, ma soprattutto la Juventus in primissima fila che sta tentando in ogni modo il Milan: sarà un mercato soprattutto di scambi e i bianconeri hanno già proposto più volte la carta Bernardeschi per arrivare ad un giocatore come Donnarumma. La Juventus quindi è in prima fila”.

Paquetá e Tonali, possibili operazioni diverse ma comunque collegate? “Paquetá piace a Benfica e Fiorentina, ma è chiaro che non ha avuto una grande stagione ed è quindi impensabile che possa arrivare l’offerta da 30 milioni di euro. Sicuramente il Milan non accetterà meno di 25 milioni, magari si potrà arrivare a quella cifra lì ed è chiaro che una parte potrebbe essere poi dirottata su Tonali. Sul centrocampista del Brescia c’è una forte concorrenza di Inter e Juve, ma il punto è un altro: cosa vuole fare Tonali? Andiamo verso un Europeo nel 2021, Inter e Juventus hanno grandi giocatori a centrocampo e difficilmente si affiderebbero ad un profilo così giovane per tutti i big match. Il Milan, puntando su un gruppo di giovani ed un allenatore come Rangnick, può offrire a Tonali un ruolo da grande protagonista e di conseguenza di andare da protagonista anche all’Europeo: questa sarebbe la carta vincente del Milan”.