Milan, che fare con Brahim Diaz? Pro e contro di un suo eventuale acquisto

Milan, che fare con Brahim Diaz? Pro e contro di un suo eventuale acquistoMilanNews.it
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venerdì 24 febbraio 2023, 18:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Il Milan è impegnato nella corsa per la qualificazione alla prossima Champions League e per il passaggio ai quarti di finale dell’edizione corrente. La testa di allenatore e giocatori, quindi, non può che essere focalizzata sul presente, partita dopo partita. Quella della dirigenza, invece, può (e dovrebbe) permettersi di avere una visione anche a medio termine: siamo a fine febbraio e tra poco più di tre mesi torna il mercato, la cui finestra si rivelerà importante per alcune decisioni da prendere. Una di esse riguarderà il futuro di Brahim Diaz.

GENTLEMEN’S AGREEMENT

Brahim Diaz è al terzo anno di Milan. Solitamente, un giocatore che disputa “così tante” stagioni in una squadra lo fa perché tale club ne detiene il cartellino, ma nel caso dello spagnolo la situazione è un po’ diversa: dopo la prima stagione in prestito oneroso di 200.000 euro, Milan e Real Madrid hanno trovato un accordo sul rinnovo del prestito oneroso, stavolta su base biennale, per la cifra di 3 milioni. Nessun diritto di riscatto fissato ufficialmente, anche se la valutazione inizialmente concordata in un gentlemen’s agreement si aggirerebbe sui 20 milioni di euro. Una cifra che al momento il Milan sembrerebbe poco incline a spendere, anche se da ciò che filtra ci sarebbe l’intenzione di tenerlo a Milano, magari con uno sconto da parte dei Blancos.

BRAHIM-MILAN: PRO E CONTRO

Il numero 10 rossonero non è quel tipo di giocatore che, una volta arrivato, si è preso la titolarità in modo netto e inequivocabile. Nel primo anno è stato sostanzialmente il vice di Hakan Calhanoglu, in una stagione tutto sommato positiva. È nella stagione successiva che è venuto un po’ a mancare: nel finale di stagione, una volta venuto fuori Tonali, di ritorno dalla Coppa d’Africa Franck Kessiè ha trovato collocamento tattico sulla linea della trequarti, al posto di un Brahim che nelle fasi finali della scorsa stagione non ha espresso al meglio le proprie qualità. Qualità che invece quest’anno, anche se un po’ a singhiozzo, ha tirato fuori molto più spesso: il gol alla Juventus è ancora negli occhi di tanti, ma sono proprio le prestazioni ad essere cresciute di livello.

Riguardo ad una sua conferma definitiva da parte del Milan:

PRO: la qualità palla al piede, l’atteggiamento in campo (mai domo), la sua capacità nel dribbling, nel fornire ultimi passaggi, nel saper accettare la panchina senza alzare polemiche e, non ultima, la conoscenza degli schemi e delle richieste di mister Pioli all’interno delle dinamiche di gioco, oltre all’ottimo plus dell’ambientamento nello spogliatoio rossonero

CONTRO: la discontinuità (che potrebbe farlo mancare nei momenti in cui potrebbe tornare più utile che mai), il suo livello assoluto (dato che si parla di un giocatore che, ad oggi, non ha dimostrato di essere un titolare inamovibile) e la valutazione inizialmente concordata, troppo alta per un giocatore che (appunto) non è sempre titolare

IN CONCLUSIONE

Siamo a fine febbraio, manca ancora tanto alla fine della stagione ed ogni valutazione non può che essere momentanea. Ad ogni modo, dovesse proseguire sui livelli tenuti sin qui, Brahim Diaz sarà un giocatore che Maldini e Massara cercheranno di trattenere, nei limiti del possibile di ciò che permetteranno le casse rossonere. Decisiva sarà la volontà del giocatore, che potrebbe spingere il Real Madrid ad abbassare le proprie richieste. Perché da titolare inamovibile o meno, questo Brahim al Milan sembra stare proprio bene.

di Luca Vendrame