Milan, nessun aiuto dal mercato: i nuovi acquisti giocano poco senza mai incidere

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mercoledì 25 gennaio 2023, 20:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Il Milan di Pioli sta vivendo il suo periodo peggiore da quando l'allenatore di Parma siede sulla panchina rossonera. Mai sotto questa gestione il club di via Aldo Rossi non aveva trovato la vittoria per cinque partite consecutive. Nell'occhio del ciclone ci sono un po' tutti: dalla proprietà all'allenatore, dalla tenuta mentale dei giocatori fino al mercato. Proprio gli innesti arrivati quest'estate non stanno convincendo, per motivi diversi, e il loro apporto - a oggi - è quasi nullo.

Un apporto povero

Nella scorsa sessione di mercato, quella estiva che il Milan affrontava da squadra neo Campione d'Italia, sono sbarcati a Milanello alla corte di Pioli sette giocatori nuovi o che già di proprietà del club rossonero ma che mai avevano avuto la possibilità di giocare un'intera stagione con la prima squadra. Il fiore all'occhiello della campagna acquisti è stato senza dubbio Charles De Ketelaere, acquistato per più di 30 milioni di euro. A titolo definitivo sono arrivati anche Divock Origi, pensato da far giocare in staffetta con Giroud, e Malick Thiaw, difensore di prospettiva da far crescere. Due i giocatori rientrati alla base: Tommaso Pobega, dopo una formazione in prestito di 4 anni, e Yacine Adli, arrivato per la prima volta a Milano. Infine due calciatori presi in prestito: il vice-Calabria, Sergino Dest, e un altro giovane prospetto come Aster Vranckx. Si tratta, fatta eccezione per Thiaw e in parte Dest e Pobega, di giocatori dalla vocazione offensiva, eppure l'apporto dopo metà stagione è strimizito: 3 gol e 2 assist. Le reti portano il nome di Pobega (2) e Origi che ha anche fornito un assist così come il suo connazionale De Ketelaere, al suo unico squillo della sua avventura rossonera.

Poco spazio

C'è da dire, a onor del vero, che tutti i nuovi arrivati in casa Milan hanno avuto poco minutaggio per mettersi in mostra: chi per infortunio, chi per scelta tecnica. Divock Origi, per esempio, è arrivato a Milano con il peso di un infortunio muscolare patito nell'ultima fase della sua esperienza a Liverpool: il problema è stato solo la base per tutti quelli successivi: per il belga 17 partite su 26 disponibili ma solamente 4 da titolare. Non è andata molto meglio a Dest che ha 14 presenze complessive e 4 da titolare. De Ketelaere è stato quello che ne ha giocate di più anche se non è sceso in campo neanche la metà dei minuti a disposizione: il suo minutaggio sul terreno di gioco ammonta al 40,8%, sicuramente non quello che ci si aspettava a luglio. Pobega sta venendo impiegato come jolly e tutto sommato potrebbe essere ritenuto l'acquisto più incisivo per via delle due reti segnate ma anche sul centrocampista italiano rimangono delle perplessità. Praticamente assenti dal campo Vranckx (6,21% dei minuti giocati), Thiaw (5%) e Adli (4,63). La rinascita del Milan dovrà passare anche dalla capacità di far fruttare i propri investimenti.