Prestazione e intuizioni, il 4-3-3 di Pioli fa andare fuori giri il Gasp. Ma purtroppo non basta

Prestazione e intuizioni, il 4-3-3 di Pioli fa andare fuori giri il Gasp. Ma purtroppo non bastaMilanNews.it
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lunedì 26 febbraio 2024, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Umori diversi, pensieri simili: Milan e Atalanta ieri sera hanno lasciato San Siro condividendo considerazioni ma di certo non il mood. Non può essere altrimenti visto che il Milan, dopo aver steccato i due incontri precedenti (Serie A e Coppa Italia), quest'anno è riuscito finalmente ad incartare l'Atalanta, facendolo tra l'altro in quello che potrebbe essere considerato il miglior momento in stagione della squadra del Gasp. Il risultato ovviamente scontenta i milanisti e fa tirare un sospiro di sollievo agli atalantini, mai visti così in difficoltà quest'anno.

Pioli ha schierato, quasi a sorpresa, un centrocampo a tre con Adli vertice basso, preferendo il francese al fin qui sempre utilizzato Reijnders, che lascia San Siro senza aver giocato neanche un minuto. Una delle chiavi di volta del match è stata proprio la posizione, con compiti annessi, dell'ex Bordeaux. Yacine ha interpretato alla perfezione quanto gli ha chiesto il mister, facendo sia da perno in fase di costruzione e sia fornendo copertura preziosa dietro, arrivando anche ad essere efficace nel recupero palla. Lui a fine partita ha uno scatto d'orgoglio: "Ci sono rimasto male perché a Monza ho fatto una partita bruttissima, volevo dimostrare che sono da Milan e che posso giocare qua”. Giocasse sempre così sarebbe difficile pensare di toglierlo dai titolari.

Ma oltre ad Adli, com'è che il Milan è riuscito a neutralizzare una Dea particolarmente in forma? Seguendo quello che ha detto Pioli nel pre partita: attaccando e mettendosi in campo in modo ancora più offensivo dei propri avversari. E così il 4-3-3 si è diviso, come è accaduto spesso ad inizio stagione, prima di passare al 4-2-3-1, in due. Ma questa volta la squadra spezzata non è stato un malus perché la situazione era voluta e soprattutto controllata. I cinque dietro avevano il compito di sviluppare l'azione, i cinque davanti tenevano bassi gli avversari (l'Atalanta gioca uomo su uomo a tutto campo) e venivano incontro, sfruttando lo spazio centrale, per giocare d'appoggio o per fare da perno prima di smistare sulla fascia. Un'idea tatticamente vincente che è stata poi sublimata dalla prestazione di tutta la squadra, incline al sacrificio, alla corsa in più e al movimento. Salvo un breve periodo nella ripresa i giocatori offensivi del Milan hanno offerto un movimento continuo, che ha mandato in difficoltà il sistema di pressing degli avversari, costretti ad adattarsi per non prenderle più che per darle. 

Menzione particolare per le due mezzali, con Loftus-Cheek che inizialmente è rimasto più statico per bloccare uno dei due mediani, con Bennacer invece che aveva compiti più offensivi sfruttando il solito corridoio (mezzospazio) sul centrodestra che si veniva a creare anche grazie all'ampiezza di Pulisic e all'intraprendenza di Florenzi. L'algerino ha "ereditato" i compiti che ha avuto Loftus-Cheek in Milan-Rennes, quando l'inglese non è stato mai preso dai bretoni. Isma, molto bravo a riconoscere gli spazi, ha caratteristiche diverse dall'inglese e quindi ha interpretato le richieste in modo un po' differente, più da rifinitore che da finalizzatore, ma ha comunque dato filo da torcere prima a de Roon e poi ad Ederson.

Leao, sempre raddoppiato o triplicato, non si è mai intestardito nella giocata solitaria quando non era il caso ma ha sfruttato le sovrapposizioni di Theo ed il venire incontro di Giroud, giocando una marea di palloni e rimanendo in gara per tutti e 90 i minuti. La prestazione del portoghese è stata poi impreziosita dallo splendido gol che, nei primi minuti, ha sorpreso tutti: un Leao così cattivo e spietato nella conclusione l'abbiamo visto poche volte. Il sistema adottato da Pioli ieri è stato più che efficace, soprattutto perché i giocatori sono riusciti a tenere botta fisicamente e soprattutto hanno letto quasi sempre alla perfezione gli spazi. Maignan, rigore a parte, è rimasto sostanzialmente inoperoso grazie anche all'ottimo lavoro di Thiaw e Gabbia.

A fine partita Gasperini ha commentato così a DAZN la prestazione del Milan, dando tanto credito ai giocatori: “Tutte le squadre hanno soluzioni A e B. Il Milan gioca a tre a centrocampo, solo che qualche volta Loftus-Cheek era a destra. Abbiamo quindi invertite le posizioni di de Roon ed Ederson. Non è questo che ha reso difficile la nostra gara se non la prestazione del Milan. Siamo riusciti comunque a portare a casa un punto con grandissima difficoltà. Questa è stata la partita più difficile, per merito del Milan che è indubbiamente una grande squadra”. Dichiarazioni che fanno piacere, anche se non ha voluto ammettere che la scelta di Pioli di essere quasi spregiudicatamente offensivi ha preso la sua Dea di sorpresa, non essendo abituata a dover rimanere così schiacciata per non lasciare liberi gli avversari tra le linee.

Rimane quindi, come dice Florenzi, l'amaro in bocca per il solo punto guadagnato. Per applicazione, intelligenza, attenzione e pulizia tecnica quella di ieri sera è stata una delle migliori prestazioni della squadra, finalmente dominante, non scollata ed in controllo. Se fossero arrivati i tre punti i complimenti per Pioli e giocatori sarebbero stati ancora di più.