Stop alle illusioni e richiesta di pazienza nei confronti di chi ha salvato il club: Gazidis illustra il progetto Milan

Gli ultimi tre anni della gestione Berlusconi, sommati alla stagione con la misteriosa proprietà cinese - con l'anno di Fassone e Mirabelli, che tutto si è rivelato essere meno che 'franco' in termini di liceità di investimento - condizionano e condizioneranno pesantemente nei prossimi anni i margini di manovra del Milan a livello economico. Il Diavolo, infatti, è entrato in un circolo vizioso con la UEFA dal quale sarà molto complicato e faticoso uscirne, se non centrando obiettivi come quello sfuggito per un soffio domenica sera. Dopo la grande delusione sul campo, con il sogno Champions cullato fino a 10 minuti dalla fine, i rossoneri devono ora giocarsi una doppia partita fuori dal rettangolo verde. Da una parte si attende a giorni la sentenza della camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario per Club della UEFA per il triennio 2015-2018, mentre dall'altra si dovrà capire quando (e se) ci sarà l'udienza al TAS, dopo il ricorso presentato dai rossoneri per quanto riguarda il periodo 2014-2017. La spada di Damocle del massimo organo calcistico per club, perciò, continua ad essere ben fissa e salda su Casa Milan.
I SALVATORI DEL MILAN - Nel frattempo, con gli addi di Leonardo e Gattuso già ufficializzati ieri ed in attesa di conoscere la decisione di Maldini sulla proposta di diventare nuovo direttore tecnico, sta prendendo forma il Milan che verrà. Ivan Gazidis, dopo i primi mesi di studio, ha preso in mano definitivamente le redini del club e le sue parole nell'intervista alla Gazzetta dello Sport, la prima da quando è in Italia, dimostrano con chiarezza il pensiero dell'ad sudafricano. A incominciare dall'importanza di Elliott per la sopravvivenza dei rossoneri: "Elliott ha preso inaspettatamente il club alla fine di luglio e ha dovuto in un paio di settimane risolvere problemi enormi. Ha ereditato un club che non poteva pagare i propri debiti e avendo sulla testa la spada di Damocle di pesanti sanzioni. Diciamolo subito: il Milan è stato salvato. Sono stati versati nel club 220 milioni di euro per rifornirlo di capitale e rispondere agli obblighi. Non farlo avrebbe significato bancarotta e rischio retrocessione".
STOP ALLE BUGIE - Dopo aver elogiato chi ha salvato il Milan, Gazidis ha spiegato quali passi dovrà compiere il club dal punto di vista finanziario, nel rispetto dei paletti del Financial Fair Play posti dalla UEFA: "Chi cerca un demiurgo che schioccando le dita e aprendo i rubinetti economici, risolva tutto, non lo troverà qui. Di illusioni e bugie ce ne sono già state abbastanza. Non bruceremo i nostri fondi per una sola stagione nel presente, ma vogliamo costruirci il futuro. Saltare le regole cercando un improbabile all-in come se fossimo a un tavolo di poker non solo è rischioso, è sbagliato, perché dietro un presunto godimento del momento c'è il baratro". Più di una frecciata alla precedente proprietà.
RICHIESTA DI PAZIENZA - Gazidis è entrato, poi, nello specifico della questione tecnica, rispondendo a quei tifosi che temono un totale ridimensionamento del Milan, con acquisti effettuati unicamente in ottica di una successiva vendita per generare plusvalenze: "Ci sarà il giusto bilanciamento tra giovani di qualità e giocatori che abbiano leadership ed esperienza. Ma la nostra strategia non è investire in giocatori top o che lo siano già stati, ma in chi può diventarlo con la nostra maglia. Non compreremo giovani talenti per rivenderli, ma perché restino e facciano la storia futura del Milan. Ma tutti dobbiamo aver chiaro dove siamo oggi e qual è il cammino da fare. Ai nostri tifosi faccio un discorso pieno di trasparenza e onestà". Ne consegue che sarà necessario del tempo per avere la risposta sulla bontà e l'efficacia del progetto di Elliott e del manager ex Arsenal. I sostenitori milanisti, perciò, saranno sottoposti ad una prova di maturità e pazienza, nonostante gli ultimi sette anni di sofferenze. Se dovessero riuscire a compiere questo ulteriore step, il piano di Gazidis avrebbe sicuramente maggiori possibilità di successo. In caso contrario, invece, ci sarebbe il forte rischio di uno scontro, che non farebbe sicuramente bene al Milan e, di conseguenza, agli stessi tifosi.

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