Storie di rimonte: ecco chi ne ha subite di più tra Inter, Juve e Milan

Storie di rimonte: ecco chi ne ha subite di più tra Inter, Juve e MilanMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 15 marzo 2013, 08:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Lo 0-4 contro il Barcellona è l’ultima di una serie di rimonte subite in campo europeo dal Milan. Negli anni i rossoneri sono stati protagonisti in negativo di clamorose eliminazioni, quando la qualificazione o addirittura la vittoria finale in coppa sembrava a portata di mano. Ci riferiamo in quest’ultimo caso ai sei minuti di “cose turche” contro il Liverpool nel 2005, emblema della beffa. Persino peggiore di quello che successe un anno prima a La Coruna, quando lo 0-4 subito al Riazor ribaltò un 4-1 che sembrava mettere in cassaforte la qualificazione. Senza dimenticare del clamoroso tonfo di Bordeaux, capace di ribaltare in casa con una doppietta del futuro rossonero Dugarry, la vittoria del Milan a San Siro: 2-0 per i ragazzi allora allenati da Capello all’andata, 0-3 in Francia.

Ma è davvero il Milan la squadra più rimontata d’Italia? Abbiamo preso in considerazione gli ultimi 25 anni di coppe europee, mettendo a confronto i rossoneri con le due squadre che per storia e tradizione europea hanno la stessa esperienza, ossia Inter e Juventus.

Pesando le rimonte subite, per clamore e importanza, i rossoneri vincono questa poco piacevole classifica, anche se la Juventus in senso assoluto pareggia i conti. Il primo caso è del 1989, quarti di finale di Coppa Uefa: i bianconeri, allora allenati da Dino Zoff, vengono sorteggiati contro il Napoli in un affascinante derby. Al Comunale di Torino è 2-0 per la Vecchia Signora, grazie a un fantastico gol di Pasquale Bruno e a un’autorete di Giancarlo Corradini, ma al ritorno in un San Paolo gremito Maradona, Carnevale e Renica ribaltano la qualificazione. I partenopei, però, riuscirono nell’impresa solo ai tempi supplementari. Particolare quello che successe nel 1999. La Juventus da qualche mese è in mano a Carlo Ancelotti dopo le dimissioni di Marcello Lippi. Il cammino in Champions League, però, arriva fino alle semifinali dove ad attendere i bianconeri c’è il Manchester United. All’Old Trafford Conte illude i suoi, ma Giggs acciuffa il pari al 92’. Si va al Delle Alpi e una doppietta di Filippo Inzaghi nei primi 11’ sembra chiudere il discorso. Invece, ecco che arriva l’incredibile: Keane accorcia le distanze al 24’. Yorke pareggia dieci minuti più tardi. Infine Cole completa la rimonta e porta lo United a Barcellona a giocarsi la finale (poi vinta in clamorosa rimonta) contro il Bayern. L’anno successivo si gioca in Coppa Uefa, dopo esser passati prima per il purgatorio dell’Intertoto. Agli ottavi di finale c’è il Celta Vigo, Kovacevic regala il successo al Delle Alpi. Sette giorni dopo, al “Balaidos” di Vigo, accade l’incredibile: Makelele, autorete di Birindelli e due reti di McCarthy firmano il clamoroso 4-0 del Celta, uno dei ko europei più umilianti della storia bianconera. Infine, passiamo all’Europa League del 2010. La Juve vi arriva retrocessa dalla Champions e dopo aver passato i sedicesimi contro l’Ajax arriva il Fulham, sulla carta squadra più agevole dei lancieri. E l’andata all’Olimpico lo dimostra: 3-1 e pratica qualificazione quasi archiviata. Al Craven Cottage, poi, Trezeguet segna dopo 2 minuti e sembra davvero finita. Invece il pari di Zamora al 9’ inizia a mettere paura. Gera fa 2-1 prima dell’intervallo e si ripete nella ripresa. Infine, a sette minuti dalla fine l’americano Dempsey completa il sorpasso: 4-1 e Juventus ancora a casa.
Decisamente più fortunata l’Inter, almeno in questi casi. L’ultimo risultato ribaltato appartiene al 2006 col Villarreal che grazie all’1-0 firmato Arruabarrena stacca il biglietto delle semifinali di Champions, dopo che i nerazzurri avevano vinto l’andata a San Siro per 2-1 con Adriano e Martins a rispondere alla rete di Forlan. Più pesante, invece, quello che è successo a fine 1988: si giocano gli ottavi di finale di Coppa Uefa e l’Inter va a Monaco a sfidare il Bayern. È novembre, ma in Baviera c’è già la neve. L’Inter non si spaventa e impartisce una lezione di calcio andando a vincere 2-0: prima segna Serena, poi Berti è protagonista di una memorabile galoppata conclusa in rete. Si sa, vincere 2-0 è un risultato rassicurante, figurarsi se lo ottieni in trasferta. E invece a San Siro al Bayern bastano 7 minuti per spazzare via i 90’ dell’Olympiastadion: al 33’segna Wohlfarth, al 38’Augenthaler, al 40’ Wegmann. Serena segna il gol della speranza al 45’ ma nella ripresa il portiere bavarese Aumann para tutto. E manda a casa l’Inter, che si consolerà vincendo la Serie A a suon di record.