Theo Hernandez, il terzino goleador diventato già inestimabile

La vittoria del Milan sul Parma è stata la giusta ricompensa degli sforzi fatti dalla formazione di Pioli. Ancora da perfezionarsi negli ultimi metri di campo, la manovra rossonera è ben più fluida e scorrevole di quanto dato a vedere nelle ultime partite vinte dal Diavolo. L’ultima, per intendersi, era datata 29 settembre 2019. Oltre un mese fa. Nel mezzo la sosta per le nazionali ed un calendario eufemisticamente ostico. I progressi della squadra di Pioli, tuttavia, si sono fatti vedere anche nel filotto di big match che però non hanno mai condotto il Milan ai 3 punti. Usciti dal tour de force terminato con i confronti con Juventus e Napoli, i rossoneri hanno portato a casa il bottino pieno, grazie ad una rete di Theo Hernandez.
BOMBER (QUASI) PER CASO – Theo Hernandez è un terzino di spinta, che ama proporsi in fase offensiva ed inserirsi, come ha già dato modo di vedere ai tifosi rossoneri in questa prima parte di stagione. Con 13 gol segnati in 14 partite di campionato, però, il Milan ha una media realizzativa di 0,93 gol a partita. Troppo poco per una squadra che a inizio stagione era partita per centrare l’obiettivo del 4° posto e conseguente qualificazione in Champions League. A farsi sentire è il silenzio assordante di Krzysztof Piatek, che non segna e non spara più. Solo 3 gol in campionato per il polacco, di cui 2 su rigore: contro Verona e Torino, mentre l’unico gol su azione è arrivato contro il Lecce. Proprio per questo, la propensione alla fase offensiva del terzino francese è più preziosa che mai: i 3 gol segnati dall’ex Real Madrid (già record stagionale, in precedenza si era fermato a 2), tutti su azione, assumono un peso specifico notevolissimo: al 1 dicembre 2019, il 23% dei gol segnati dal Milan portano il nome di Theo Hernandez.
INESTIMABILE – Il terzino francese di origini spagnole è arrivato a Milano questa estate al prezzo di 20 milioni di euro, cifra ad oggi ampiamente ripagata. Il laterale mancino, infatti, è una delle poche (forse l’unica) certezza del Diavolo in questo scorcio di stagione, nel quale si sta cercando di oliare meccanismi, di perfezionare automatismi e di definire un’identità di gioco consolidando la personalità di tutta la squadra. Diventa inestimabile quando, guardando la classifica del Milan (17 punti), si nota che le reti dell’ex Atletico e Real Madrid abbiano portato 6 punti: il 35% dei punti in classifica portano la sua firma. Ecco, quindi, che poter contare su un giocatore di personalità e di talento, sia pur terzino, è quanto mai prezioso non solo ai fini dei risultati, ma anche a livello mentale, per una squadra così giovane e bisognosa di un trascinatore, aspettando gennaio. E magari Ibrahimovic.

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