Gara tosta. Milan sempre snobbato. I rigori, i rinnovi e il nuovo ‘pallino’.

Gara tosta.  Milan sempre snobbato.  I rigori, i rinnovi e il nuovo ‘pallino’.
domenica 31 ottobre 2021, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

Roma, Porto e Inter, prima di una sosta che, si spera, aiuterà a ricaricare le pile e a recuperare ancora qualche giocatore. La partita di stasera contro la squadra di Mourinho è sulla carta molto diversa dalle ultime affrontate dal Milan. Il livello di difficoltà, nonostante il rendimento altalenante degli avversari, è sicuramente alto. Servirà una prestazione migliore rispetto alle ultime, ma in questo senso il rientro di qualche pedina importante sicuramente aiuterà. I rossoneri ci arrivano con un percorso netto e una classifica davvero importante, che sarebbe a punteggio pieno se non fosse, lo ricordiamo, per il miracolo di Szczesny su Kalulu. Nelle ultime gare la squadra di Pioli ha evidenziato tutte le caratteristiche della grande squadra: cinismo, capacità di soffrire e di superare qualsiasi problema di assenze. E' quasi superfluo ricordare che un anno fa certe partite il Milan non le avrebbe vinte. In questo senso, è clamoroso il peso specifico di Olivier Giroud: 4 gol in campionato, una rete ogni 106 minuti. In pratica, il francese quando gioca segna.

L'impatto è stato straordinario e sbugiarda quanti, troppi, lo sottovalutavano e lo definivano 'uno che segna poco'. Nonostante rendimento e classifica, notiamo una diffidenza generale dall'esterno anche sul Milan. Come se si trattasse di un exploit provvisorio, come se il percorso degli ultimi 2 anni non valesse nulla. Tanti parlano ancora di fortuna, ignorando il grande concetto di squadra che non viene mai tradito e, diciamolo, anche l'importante caratura tecnica nei singoli. Atteggiamento che da un lato può dare fastidio, ma che dall'altro può anche rappresentare un fattore positivo per arrivare fino in fondo. A proposito di esterno, un anno fa era un martellare continuo sui rigori del Milan: quest’anno di fronte ai 7 penalty dati al Napoli in 10 gare, tutto tace. Ed è giusto così, perché se ci sono, i rigori vanno dati. Come sarebbe stato giusto la scorsa stagione evitare polemiche di bassissimo livello. In settimana è arrivato il rinnovo di Kjaer: giocatore straordinario, intuizione magnifica della dirigenza, uno dei capitani del Milan anche senza fascia. Giocatore al quale vorremmo regalare tutti tanti altri anni di carriera.

La speranza, questo è possibile, è che possa finalmente vincere qualcosa. La firma sul contratto dimostra che chi vuole restare in rossonero, lo può fare. Dimostra anche che i matrimoni si fanno in due e se in altri casi le strade si sono separate o si separeranno, non sempre è colpa di dirigenza e Club. A proposito, martedì il brasiliano del Torino Bremer ha stregato Maldini e Massara, che già avevano scritto il suo nome nella lista dei papabili per sostituire il probabile partente Romagnoli. Sul granata c'è anche l'Inter: scadenza 2023, quindi valutazione non eccessiva. Chi lo prende fa l'affare e al Milan piace tanto.