I tre giri intorno allo Scarabeo Sacro. Pioli come Čajkovskij. Da San Siro a San Francesco ?

I tre giri intorno allo Scarabeo Sacro. Pioli come Čajkovskij. Da San Siro a San Francesco ?MilanNews.it
mercoledì 5 aprile 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Domenica 26 marzo. La Crociera sul Nilo, una settimana fra le più intense ed emozionanti che si possano vivere, mi porta al tempio di Karnak. Il più grande tempio divino dell’antico Egitto. Imponente, maestoso, emozionante. Entro attraversando la via degli dei, dominata da 40 sfingi gigantesche, con il corpo di leone e la testa di ariete. Attraverso la sala delle colonne, così alte che sembrano toccare il cielo. Arrivo al lago sacro. Davanti alle acque, un blocco di granito, sul quale è stato eretta la statua di uno scarabeo sacro. La sua provenienza non è certa ,ma pare appartenga al tempio funerario di Amenhotep III, faraone della XVIII dinastia , 1402- 1434 A.C. Stiamo parlando di una statua di 3400 anni fa. Da rimanere senza fiato. La guida ci racconta una vecchia leggenda che riguarda lo scarabeo sacro, considerato un amuleto portafortuna dagli antichi egizi. “Gira intorno alla statua per tre volte - mi dice -. Il primo giro per la salute, il secondo per fortuna e ricchezza, il terzo.... ". Lo fermo. “Per il terzo giro ci penso io!“ esclamo. Sotto un sole già molto caldo, comincio il rito ,a partire dal sedere dello scarabeo, come vuole la tradizione. Primo giro… secondo giro. Poi mi rivolgo alla camera del telefonino che sta immortalando la cerimonia: ”E adesso il terzo giro… Milan ad Aprile!” Beh, è stato un grande e indimenticabile debutto ,quello dello scarabeo portafortuna che ha certamente ispirato la mirabile prestazione dei Ragazzi. Avevo postato l’esorcismo sul mio profilo. Continuerò a pubblicarlo, come se ogni settimana, fossi in Egitto e visitassi il tempio di Karnak, con lo scarabeo sacro di Amenhotep III.

Nel caso ovviamente che i risultati continuino ad arridere al Milan. Anche se la temperatura a metà giugno sfiorerà i 50 gradi, in caso di trionfi finali, cercherò poi di convincere i ragazzi della Sud a organizzare un pellegrinaggio nel tempio di Karnaak . Per alzare verso le 134 colonne il coro che potrebbe risvegliare anche Amon, dio del cielo e della fecondità, al quale è dedicato il tempio. Un potente "Forza ,Lotta, Vincerai!”. Lo ripeto da sempre. Quando il Milan tocca i vertici del suo gioco, non temo alcun avversario in Italia e pochi in Europa. Sembrava di sentire la musica, quasi commovente, composta da Stefano “Pëtr Il'ič Čajkovskiji“ Pioli. Il concerto per violino e orchestra in re maggiore , opera 35. Resa ancora più famosa dalla scena finale del film “ Il Concerto “, che vedrei mille volte e mille volte mi commuoverei. A dirigere l’orchestra Ismail Bennacer. Primo violino l’ispirato Rafa Leao. Al Flauto Traverso Brahim Diaz, e al contrabbasso Sandro Tonali, lo strumento che sorregge l’intera orchestra. 100 minuti che non avrebbero mai dovuto finire. Un Milan andato contro anche a un altro luogo comune. Una convinzione generale ha sempre asserito che , per esprimersi al meglio, i Ragazzi di Pioli avessero dovuto  andare alla massima intensità e velocità. No, a Napoli a sudare, come diceva il mestro Liedholm, è stato solo il pallone.

I rossoneri si sono mossi facili e leggeri, con tocchi pizzicati e sublimi. Peccato, veramente un peccato, che, alla fine della trascinante performance, non avessimo, io e i tifosi del Milan, fiori da lanciare sul prato dello stadio, trasformato, per una sera, nel palcoscenico del Teatro San Carlo! Qualcuno oggi teme che, contro l’Empoli, l’ondivago Milan di questa stagione, possa ricadere nelle opache prestazioni già offerte contro le squadre meno blasonate. NO, NON LO TEMO! I giocatori si sono troppo divertiti e vogliono continuare a divertirsi, dopo aver ritrovato gli antichi motivi che hanno permesso loro già di stupire, incantare ed entusiasmare. Grazie anche al ritorno nella zona di conforto, protetta e esaltata dai tre centrocampisti. Con Krunic, che, lo confesso, ho troppe volte sottovalutato, diventato oggi giocatore non solo di quantità, ma anche di qualità e di personalità. Un altro sicuro punto di riferimento per i compagni. Facile poi prevedere che il miglior Leao sarà la più efficace password per entrare nelle difese avversari. Insomma, grazie ai tre giri intorno allo Scarabeo Sacro del tempio di Karnak e soprattutto alla voglia di tornare a stupire di questo splendido gruppo di Ragazzi, il mese di aprile è cominciato, come tutti noi abbiamo sognato. Deve essere solo l’inizio!

Chiudo  con un tocco di  sacralità. Indiscrezioni delle ultime ore rivelano che il Milan potrebbe cambiare… santo. Da SAN Siro potrebbe trasferirsi a… SAN Francesco, una zona nel comune di SAN Donato. Senza mai escludere Sesto SAN Giovanni. Purtroppo la Maura non sembra più in odor di SANTITA’!!!