Il "metodo" Okafor. Le critiche "oblique" su Camarda. Il primo segnale...

Il "metodo" Okafor. Le critiche "oblique" su Camarda. Il primo segnale...MilanNews.it
sabato 25 novembre 2023, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Si sostiene che per non far giocare a Okafor 3 partite in 6 giorni, l'ultima delle quali ininfluente e nell'ultima delle quali si infortuna mentre è in campo nel suo gioco di guizzi e scatti, sia necessario l'uomo di calcio che si faccia rispettare e faccia rispettare il club. Penso di no. Per carità, più risorse di prestigio ci sono in un grande club e meglio è, ma penso soprattutto che se in un caso del genere manca persino la telefonata chiamiamola di Ippocrate fra medici, fra due grandi istituzioni come l'AC Milan di Milano e la Nazionale Svizzera che ha fatto l'ultimo Mondiale meritatamente al posto degli Azzurri, non sia il caso di scomodare l'organigramma. Si può legittimamente dedurre che quelli della Svizzera sapevano in cuor loro di averla combinata, di aver in qualche modo forzato la situazione e si sono evitati una comunicazione imbarazzata, lasciando che fosse il ragazzo a raccontare di essere uscito alla terza partita con la sua Nazionale perchè aveva male. Altrimenti sarebbe rimasto in campo fino alla fine anche alla terza partita? Chi può dirlo, ma azzardarlo è lecito. Visto il "metodo".

Ma anche questo naturalmente finisce in carico al Milan, al suo momento molto delicato, al suo allenatore, al suo staff "colpevole" per telepatia o per ologrammi. Va bene, fa parte del cosiddetto gioco e ci si tiene tutto il carico, senza lamentele e senza piagnistei. Quello che non mi tengo è Camarda. Leggo che il Miilan lo pubblicizza per fare ombra ai problemi del momento. rossonero. Balla. Il Milan le sue critiche se le merita e se le tiene, ma se c'è una cosa che tutto l'ambiente società ha cercato disperatamente di fare è di non sovraesporre il ragazzo, Tanto che, presumo, se non avessero appiedato Okafor, molto probabilmente non sarebbe stato convocato per stasera. C'è poi l'altro luogo comune. Qualcosa non è andato nella programmazione se il Milan è costretto a convocare un ragazzino di 15 anni. Critica sempre un pò obliqua, ma che merita una risposta rispettosa. Punto primo, se il centravanti titolare è squalificato e altri due attaccanti sono infortunati, da che mondo è mondo ci sta che venga convocato il centravanti della squadra Primavera. Se poi il centravanti della squadra Primavera compirà 16 anni a marzo ed è il titolare perchè è bravo, non può certo essere colpa di nessuna programmazione al mondo.

Nelle scorse quattro partite, avevamo seminato per fare almeno 8 punti, poi al momento del raccolto ce ne siamo ritrovati fra le mani solo uno. Non ci sono alibi e non ci sono baffi finti, solo mancanze ed errori. Che fanno soffrire i professionisti del Milan e che fanno soffrire e imprecare milioni di cuori rossoneri. E' arrivato il momento di fare meglio, di fare di più, di non chiedersi che cosa possa fare il Milan per noi, ma noi che cosa si possa fare per il Milan. E dentro la parola Milan ci saranno tutti quei Milanisti che saranno con noi questa sera allo stadio. Ci guarderanno negli occhi, cercheranno di capire che serata intendiamo fargli vivere, inizieranno la partita un pò così, sulle curve e sulle tribune. Ma non c'è dubbio, sono sempre loro, i Milanisti, quelli pronti al primo segnale a scatenare l'inferno, la bolgia di San Siro. Ma, mettiamocelo in mente, questa volta il primo segnale tocca a noi. Solo a noi e a nessun altro che a noi.