La fine dell'agonia. Una Champions dedicata a tutto il mondo rossonero. Ora la squadra va resa ancora più forte

La fine dell'agonia. Una Champions dedicata a tutto il mondo rossonero. Ora la squadra va resa ancora più forte MilanNews.it
lunedì 24 maggio 2021, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Sette anni fa, al fischio finale di Atletico Madrid-Milan 4-1, il mio sguardo era rivolto al settore ospiti del Vicente Calderon, con la Curva Sud che continuava a cantare e ad urlare nel cielo della capitale spagnola il suo orgoglio. È stata dura essere milanisti in questi sette anni, è stata dura per noi di MilanNews.it raccontare il Milan in questi sette anni, prendendoci anche degli anti-milanisti da frustrati che hanno sfogato su di noi le loro rabbie represse. È stata durissima cercare di raccontare qualcosa di positivo, ma durante l’ultimo anno e mezzo ci siamo riusciti. Grazie ad una squadra che ci rifatto gonfiare il petto di orgoglio, che ci ha restituito un Milan che gioca a calcio e che lo fa secondo principi moderni. È stato possibile grazie al ritorno di Zlatan Ibrahimovic, che ha ridato entusiasmo dopo quel 5-0 subito dall’Atalanta che sembrava la fine di tutto. Eppure, dopo il lockdown, qualcosa è scattato. Un Milan bello, a volte anche sorprendente, ha compattato tutti attorno a sé stesso e ci ha resi fieri di avervi raccontato del ritorno in Champions League. Un ritorno meritato, sotto tutti i punti di vista, perché questa squadra ha battuto almeno una volta tutti. Dall’Inter alla Juventus, dall’Atalanta al Napoli passando per Roma e Lazio.

Ora è giusto godersi questo successo, figlio della gestione Pioli e della maturazione di tanti calciatori che hanno trovato la loro strada tecnica per poter essere grandi con questo club. È un successo che va dedicato a chi ha saputo soffrire in questi anni bui. A tutti i ragazzi che sono passati da questa redazione e che ancora la compongono. Va dedicata a chi si è fatto i chilometri in posti sperduti nell’est europeo per gare di Europa League che mai nella vita ci saremmo immaginati di dover raccontare. È un ritorno alla normalità sportiva da dedicare a chi, con le sue foto (Danielone Mascolo), ci ha accompagnato in Italia, in Europa e per due volte nei paesi arabi, per raccontare situazioni che non hanno rispecchiato la nostra voglia di un Milan vero.

Un plauso, enorme, ai tifosi del Milan, in particolar modo alla Curva Sud e all’AIMC. In anni così duri, con due passaggi di proprietà, sarebbe stato molto più facile mettersi in una posizione di comodo e attendere gli eventi per poi schierarsi. Invece no, il sostegno alla squadra non è mai mancato, dai campi più infimi dell’Europa League ai grandi stadi italiani ed europei. Già, perché se il Milan ha goduto di un ambiente sereno anche quando il mare era in tempesta per i risultati sportivi, lo si deve a chi coordina il tifo, a chi ci mette la faccia quando c’è da prendere posizione e a chi sa come e quando contestare e quando andare a incitare squadra e società. Perché in mezzo a tutti loro, ultras e non, c’è chi gli dedica la vita al Milan. C’è chi ha preso diffide, chi ha speso soldi, chi ha sofferto tanto, gioito poco e che da ieri sera, giustamente festeggia. Bentornato a casa, AC MILAN. Ma come ha detto Maldini, questo deve essere un punto d'inizio, non uno d'arrivo e la squadra dovrà essere migliorata ancora per tenere vivo il circolo vizioso della Champions, che può e deve portare ad una squadra sempre più forte.