Milan, i gol presi legati al calendario. Se Origi e Rebic non tornano, urge provvedere. A Leao bisogna proporre un rinnovo “corto”

Milan, i gol presi legati al calendario. Se Origi e Rebic non tornano, urge provvedere. A Leao bisogna proporre un rinnovo “corto” MilanNews.it
giovedì 22 settembre 2022, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

È in corso un dibattito su social e giornali riferito ai numeri del Milan, complice la sosta per Nazionali. Noto che in proposito c’è un pizzico di superficialità nell’esaminare i dati tecnici. Cito un rilievo spedito a Stefano Pioli: prendi più gol del torneo precedente. Evidente che, tra tifosi e addetti ai lavori, il paragone è in particolare con l’ultimo tratto della cavalcata tricolore ma questo non può diventare un metro di misura per tutto l’attuale campionato. Eppure c’è un altro dettaglio che smentisce tale teoria (del maggior numero di gol subiti) ed è il seguente. Dopo 7 turni diventa decisivo il calendario. Se il Milan ha affrontato su 7 turni 4 scontri diretti (Udinese, Atalanta, Inter e Napoli) è evidente che non si può paragonare, per esempio, alle 7 partite dell’Inter (tra cui 2 con neo promosse, Lecce e Cremonese, più Spezia che si è salvato all’ultima giornata) né a quelle del Napoli (anche Spalletti ha affrontato due neo-promosse, Monza e Lecce, entrambe in casa) o della Roma (idem come sopra).

Una sola critica. Discutendo di Milan-Napoli ho detto che attribuisco a Pioli un solo errore nella scelta dello schieramento iniziale. E cioè aver puntato su Kjaer centrale al posto di Kalulu sapendo bene che giocando sul centro-destra sarebbe diventato il primo a chiudere eventualmente sul georgiano sfuggito al controllo di Calabria. Trovo giusta la sostituzione all’intervallo del danese – in evidente e legittimo ritardo di condizione e già ammonito - mentre nessuno poteva prevedere l’affaticamento muscolare che ha consigliato di sostituire anche Calabria dopo l’intervallo. Senza quell’accidente, Pioli lo avrebbe tenuto giustamente in campo perché era riuscito comunque a limitare il suo rivale diretto.

Serve l’attacco. È bene ribadire quel che capiscono tutti guardando in casa Milan. Pioli non ha fatto una piega quando gli sono venuti a mancare Leao (per squalifica), Rebic e Origi per malanni diversi oltre a Ibra che può tornare solo a gennaio in vista del Napoli. Altri, al suo posto, avrebbero cominciato a recitare il “rosario” da cima a fondo per tutte queste assenze concentrate in un solo reparto. é però evidente che o si recuperano i due ricambi decisivi, cioè Rebic e Origi, oppure ripetere il successo tricolore sarà impossibile e addirittura diventerà inevitabile suturare le ferite con provvedimenti sul mercato di gennaio. Così come durante la scorsa stagione Moncada si è concentrato sulla tre-quarti, sarà bene per il futuro immediato puntare l’attenzione su profili di giovani e promettenti centravanti.

Dice Leao. Ho letto con attenzione l’intervista ultima rilasciata da Leao. Si è occupato più della sua famiglia, dell’amore per la musica e della passione per la moda che di calcio anche se alla fine ha ripetuto il suo grazie a Pioli e Ibra per il salto di qualità che gli hanno fatto fare in quest’ultimo anno e mezzo al Milan. Adesso parliamoci chiaro: Maldini ha spiegato che da settimane hanno ripreso a trattare, sicuramente il club alzerà la cifra dedicata al portoghese ma credo che la differenza la possa fare la durata del rinnovo. Riducendo la durata al biennio 24-25 si può sperare in una risposta positiva da parte di Mendes che ha stretto un particolare rapporto col nuovo azionista del Chelsea.