Milan, nessun ribaltone: a fine stagione il bilancio. Di nuovo Kessie. Forte delusione

Milan, nessun ribaltone: a fine stagione il bilancio. Di nuovo Kessie. Forte delusioneMilanNews.it
martedì 21 marzo 2023, 13:57Editoriale
di Antonio Vitiello

C’è fortissima delusione al Milan per i risultati e le prestazioni dell’ultimo periodo. I numeri sono veramente brutti e molti preoccupanti. L’attacco non segna, la difesa è tornata ad essere perforabile ma soprattutto si vede una squadra logora mentalmente. Non c’è più quell’attenzione nei dettagli e quella voglia di superare i propri limiti che si vedeva nel Milan dell’anno scorso.

Sul banco degli imputati, specialmente da parte di tanti tifosi rossoneri, è finito Stefano Pioli. Responsabile di non aver saputo confermare la stessa qualità di gioco dell’anno scorso, e per sua stessa ammissione di aver sbagliato la preparazione di alcune partite (vedi Udinese di recente). Questo gruppo aveva cominciato la stagione con l’obiettivo di ripetersi, di provare a conquistare la seconda stella (parole di Paolo Maldini in estate), invece si ritrova a marzo con -23 punti rispetto al Napoli capolista e con -9 punti rispetto al Milan della scorsa stagione dopo 27 giornate. E soprattutto l’insicurezza di poter giocare l’anno prossimo per la terza volta di fila in Champions League, che poi sarebbe il danno più grave.

Ma dirigenza e proprietà in questo momento stanno facendo quadrato attorno all’allenatore, che non verrà toccato almeno fino al termine della stagione. Non è previsto nessun ribaltone durante la sosta, nonostante il 2023 sia stato pessimo dal punto di vista dei risultati in campionato (solo 4 vittorie in tre mesi). La dirigenza non sta valutando cambiamenti ma è nell’ordine naturale delle cose che al termine della stagione si faranno bilanci in base al piazzamento della squadra. Entrare in Champions oppure rimanere fuori cambia tutto, sia a livello finanziario che di prospettive. Ecco perché saranno 11 partite di totale sofferenza da qui alla fine, e poi si tirerà una riga per decidere come organizzare la prossima annata.  

Ad essere onesti sul piatto della bilancia va messo anche il percorso in Champions, perché i quarti di finale il Milan non li giocava da 11 anni. Ed è stato un ottimo risultato.   

Tornando alla fatidica domanda: sono tutte colpe di Stefano Pioli? Di solito le cose quando vanno bene il merito è di tutti (nessuno escluso), e per la stessa equazione quando vanno male le responsabilità sono da dividere tra i protagonisti. Giocatori, allenatore, società e proprietà.

Il gol di Kessie contro il Real Madrid ha risvegliato la voglia dei nostalgici del “presidente”. Ma più che Franck, che per sua scelta ha deciso di lasciare il Milan (molto probabilmente per guadagnare più soldi), il vero problema irrisolto è stato non sostituirlo adeguatamente. Perché ad oggi a centrocampo stanno ruotando Bennacer, Tonali e Krunic, che l’anno scorso c’erano già. Manca il sostituto di Franck inteso come giocatore pronto, non come caratteristiche (uniche). E’ vero che in mediana ci sono due giocatori in più, ma non possono essere paragonati all’importanza che aveva Franck, praticamente titolare inamovibile. Inoltre Pobega è sparito dalle rotazioni, Vranckx non è stato mai usato e siamo ad aprile, dunque il Milan sta giocando con gli stessi giocatori dell’anno scorso a centrocampo senza Kessie, non proprio un miglioramento della rosa...