Poesia e Letteratura. Leao e Theo personaggi da Cirano de Bergerac. Se lo porta a Milano, chiamatelo Giorgio “Talleyrand ” Furlani

Poesia e Letteratura. Leao e Theo personaggi da Cirano de Bergerac. Se lo porta a Milano, chiamatelo Giorgio “Talleyrand ” FurlaniMilanNews.it
mercoledì 30 agosto 2023, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Una partita per amanti della poesia e della letteratura. Questa è stata Milan -Torino. Quando Loftus-Cheek fugge rapido e devastante sul prato di San Siro, sembra ricordare Lemuel Gulliver nel paese dei piccoli Lillipuziani. E’ il protagonista del libro Jonathan Swift, l’autore  appunto de “I viaggi di Gulliver”. Quando nasce l’azione che porta al terzo gol dopo un fraseggio delicato, Theo Hernandez si trasforma in Cirano de Bergerac: "Al fin della licenza io non perdono, e tocco “. Sono altresì sicuro che l’autore dell’opera, il poeta francese Edmond Rostand, alla palla in rete, avrebbe cambiato il suo celebre verso: ”Che cos’è un bacio? Una parentesi rosa tra l’assist di Leao e il tocco di Theo!” Ho dovuto rivedere tre o quattro volte l’azione per capire dove si fosse infilata la palla, accarezzata dolcemente dal giocatore francese. Lo dico forte e senza temere alcuna smentita. Una rete che avrebbero voluto realizzare due fini dicitori del calcio,  come Dejan Savicevic e Roberto Baggio.

Ai tifosi del Milan sono brillati gli occhi seguendo la manovra di una squadra, che sembra stia giocando insieme da qualche anno, e non da qualche settimana. Stefano Pioli, quello che ha cambiato posizione a Franck Kessiè, nel Milan arrivato secondo, quello che ha inventato il 4-2-3-1, con l’ivoriano dietro la punta, mossa strategica per vincere lo Scudetto numero 19, sta realizzando un altro splendido lavoro, che solo i risultati diranno se definire “Capolavoro”. Intanto coloro che amano lo spettacolo, che si divertono e si stupiscono seguendo una partita di calcio, non possono essere che ammirati per la bellezza di questo Milan. Sembra di risentire una vecchia e indimenticata frase , che ha accompagnato il cammino dei Ragazzi nello splendido cammino della  primavera 2022: ” Non vedo l’ora che giochino ancora”. 

Intanto cominciamo ad afferrare il momento, ben consci che poi arriveranno le solite sette partite in 21 giorni di ogni inizio autunno. Il primo momento della verità. Intanto, però, ripeto, mi godo questo Milan d’agosto. Continuo con la letteratura, rimanendo sempre in Irlanda. Nell’isola britannica è nato Jonathan Swift, ma anche Samuel Beckett. I tifosi del Milan sono diventati tutti come Estragone e Vladimiro. Continuano a domandarsi quando arriverà, non il signor Godot, ma il signor Taremi.  Da “Casa Milan" pochissime indiscrezioni e le scarne notizie tendono sempre a un realismo molto vicino al pessimismo. In Portogallo invece affermano, con forza, che i dirigenti del Milan stiano lavorando per cercare di regalare un grande centravanti, un importante rinforzo, a Stefano Pioli e… al Monza di Adriano Galliani, pronto ad accogliere, a braccia aperte, Lorenzo Colombo. Taremi è un attaccante dalle grandi qualità e dai grandi numeri. In Nazionale ha realizzato 32 gol in 63 presenze. Nella scorsa stagione 31 gol nel Porto. Oltre al fattore economico, però un altro durissimo ostacolo è il fattore tempo. Ben comprensibile l’irritazione di Sergio Conceicao che non vuole perdere il suo bomber titolare, a pochi giorni dalla fine del mercato. E comunque indubbio che, nel caso i due attaccanti rimangano Colombo e Okafor, sarebbe un Milan che si presenterà con incognite nel settore nevralgico dell’attacco, figlie della giovane età e dunque la scarsa esperienza internazionale di Lorenzo e della adattabilità non accertata dello svizzero, nel ruolo di punta centrale. Lui che ama partire dalla sinistra. Credo che “Godot” Taremi abbia ancora poco più di 24 ore per presentarsi a Milano. Insomma l’ultimo mercoledì di mercato sarà il giorno decisivo per capire se l’abilità diplomatica di Giorgio Furlani, già efficace con lo Sporting Lisbona, possa essere confermata con il Porto. Se dovesse avere ancora successo, in una trattativa così complicata, allora sarebbe finalmente chiaro quale sia  stato il suo antenato, Charles-Maurice de Talleyrand -Perigord, rappresentante della Francia al Congresso di Vienna. Come il diplomatico francese, Giorgio Furlani potrebbe esclamare, nei corridoi di “Casa Milan: ”Voglio che per secoli si continui a discutere di quello che sono stato, di quello che ho pensato, di quello che ho voluto!!”