Qualcosa non funziona: accusa e difesa nel mini processo ai rossoneri

Qualcosa non funziona: accusa e difesa nel mini processo ai rossoneriMilanNews.it
venerdì 11 novembre 2022, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Cremona ha scartavetrato qualcuna delle granitiche certezze, insinuando qualche dubbio contingente. Non appartengo e non apparterrò mai alla categoria che enfatizza o massacra, eleva o distrugge i massimi sistemi di fronte un episodio, un evento, uno sbaglio. Il percorso di questa società è chiaro, così come le strategie, il progetto, la filosofia e gli obiettivi. Niente di tutto questo viene scalfito da Torino o da Cremona o da qualsiasi altra difficoltà incontrata in questi 3 anni, in cui peraltro la squadra marcia a una media di 2,2 punti a partita. Una media strabiliante per il campionato italiano. E' lecito farsi qualche domanda solo sul rendimento della squadra, punto per punto.

MERCATO - Il Milan ha scelto di puntare sui giovani, che non sono scommesse, ma profili studiati, seguiti e prescelti sull'ipotesi di uno sviluppo graduale. Fu così per Hernandez, Tonali, Leao (al quale molti sembravamo preferire Hauge...), Diaz, Saelemakers, Kalulu, è così per Thiaw, Vranckx, Dest, Adli, DeKetelaere. Non citiamo sempre le stesse persone, parliamo per esempio di Lorenzo Lucca, classe 2000, 5 presenze e 2 gol nella Under 21, un anno fa appetito dai club stellari, ceduto dal Pisa in prestito all'Ajax che non più tardi di qualche settimana fa lo aveva relegato, retrocesso, dirottato nelle giovanili, ora celebrato per il suo primo gol segnato il 6 novembre con la prima squadra, niente di meno che al PSV nel più classico incontro olandese. Oppure parliamo di Pellegri, di Zaniolo, di Sensi, di Barella, delle onde lunghe o alte, corte o basse che accompagnano il cammino dei ragazzi catapultati nel grande calcio. Un giorno sugli scudi, il giorno dopo con la polvere sotto ai tappeti. O della crocifissione fatta ad Allegri per Miretti, Gatti, Fagioli, bravi e che sembrano anche più forti dei loro pallidi compagni, eppure la Juve è tornata su. Mercato fallimentare? Sono arrivati in agosto, siamo in novembre: non è un po' presto? Di sicuro, la delusione più grande è per me Origi fino a questo momento. Lo conosco bene, lo considero un grande giocatore, non ne ho vista ancora traccia se non in qualche rarissimo lampo. Sono certo, lo auguro a lui e al Milan, che sarà uno di quelli ai quali il lavoro in questa lunga sosta restituiranno slancio, convinzione e condizione. Ma in questo scorcio di stagione sono un po' deluso anche da Rebic che non riconosco. Ho un debole per il suo estro e i suoi colpi, la sua personalità ombrosa: ultimamente lo vedo involuto, testone e pochissimo produttivo. Anche a lui e Pioli auguro che la sosta sia salutare e corroborante. Kessie non è stato sostituito? Vero. La vicenda Renato Sanches la conosciamo tutti bene, però. Kessie non è titolare nel Barcellona. Forse un suo sostituto sul mercato non c'era o forse le speranze che a Milanello nutrono nei confronti di Vramckx sono fondate. "Non possiamo aspettare", ma nel frattempo giocano alla grande Bennacer e Tonali. E Krunic. Si può aspettare ancora un pochino?

MODULO - Non c'è dubbio che, passando dal turco a Kessie o Krunic o Tonali nel ruolo di trequartista in questi 3 anni, arrivare a Diaz o DeKetelaere per le loro caratteristiche (indipendentemente dallo smarrimento attuale del belga) sposti non poco meccanismi ed equilibrio. Però non mi si venga a dire che è questa la causa del disastro di Torino, Londra e soprattutto Cremona dove il modulo è stato 1-10: Tatarusanu laggiù e gli altri nella metacampo grigiorossa. Bastava fare uno sforzo alla Messias, essere un filo più umili e lucidi, e la vittoria l'avresti portata a casa. Inoltre, ricordo sempre che il modulo dei rossoneri nei 90' cambia spesso una, due, tre volte. Credo che gli scompensi maggiori derivino anche dalla costrizione forzata di cambiare continuamente il terzino destro, adattando - in assenza di Calabria, Florenzi e Dest - giocatori come Kalulu e Thiaw e di conseguenza cambiando continuamente anche i centrali: Kalulu-Tomori (i titolari), Kalulu-Gabbia, Tomori-Kjaer, Kjaer-Gabbia, Tomori-Gabbia... Eccetera. 

TURNOVER E CAMBI IN CORSA - Questa voce giunge alla fine dei ragionamenti precedenti: c'è una rotazione forzata e una decisa per scelta. Una è creata da assenze e condizioni di uno o dell'altro, la seconda dalle valutazioni dell'allenatore che lavora quotidianamente sul campo. Prendiamo Cremona. Formazione iniziale sbagliata? Può darsi. Ma è stato nettamente meglio il primo tempo del secondo dopo i cambi. E allora? Quando dicevo ad Ancelotti "hai azzeccato i cambi", mi rispondeva: "O forse ho sbagliato la formazione iniziale...". Mancano sempre le controprove. 

PRESUNZIONE - Che il gol arrivi per fato, diritto divino o per lo scudetto non si può pensare. L'attacco del Milan era il secondo del campionato, ora terzo dopo la valanga interista al Bologna, ed è stato il più prolifico nel suo girone di Champions dove ha fatto anche meglio del Chelsea. Talvolta infatti si ha la sensazione che i rossoneri pensino "tanto prima o poi uno lo facciamo", che è un errore e che infatti compare solo nelle sfide sulla carta meno insidiose e che si trasformano invece spesso in calvari (Sassuolo, Empoli, Verona, Cremona) assai più che negli scontri diretti. Con i suoi limiti e le 5 sconfitte già collezionate in campionato, l'Inter da "certe" partite non vuole problemi e le liquida con risolutezza e determinazione. Da tutti, anche poco, c'è sempre da imparare. Anche da chi ti sta dietro. 

LA SOSTA E LA FIDUCIA - Nessuno può dire ora se sia un vantaggio andare ai Mondiali, dove ti alleni e qualche partita la giochi, o restare a casa per un mese e mezzo a lavorare senza partite. Non lo può dire nessuno. Io spero che il Belgio galvanizzi lo stralunato CDK e che invece da lunedì al 4 gennaio si lucidi qualche gioiello che non brilla più, recuperando gli infortunati. Continuo ad avere fiducia in Pioli e in qualche eventuale correzione al prossimo mercato: ci credo non per aziendalismo, ma per i fatti che abbiamo tutti sotto agli occhi dopo un ritorno in Champions uno scudetto e un ritorno agli ottavi di Champions. Così concludo questo processino a un terzo di campionato. Si può e si deve fare meglio soprattutto in trasferta, Cremona dev'essere la lezione finale per cambiare binario una volta per tutte.