Una sconfitta difficile da accettare. Per lottare per lo scudetto si devono vincere anche le partite sporche

Una sconfitta difficile da accettare. Per lottare per lo scudetto si devono vincere anche le partite sporcheMilanNews.it
domenica 14 febbraio 2021, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

La sconfitta contro lo Spezia lascia un sapore amarissimo in bocca e dolori, astratti, su diverse parti del corpo. Il Milan, al Picco, non è mai sceso realmente in campo, annichilito da un avversario che ha imbroccato ogni cosa e che ha vinto con pieno merito. Era tanto tempo che il Milan non faceva una prestazione così brutta per tutti i 90 minuti. Perché contro l’Atalanta ci hai provato, contro la Juve hai giocato fino alla fine, ma ieri sera no. E non ci sono alibi, gli errori sono stati troppi per essere veri, eppure erano reali. Una squadra bloccata a livello fisico e, di conseguenza, nel ritmo da mettere in campo, poco lucida nella fase di costruzione e inconcludente per quanto riguarda i tiri in porta, che sono stati laconicamente zero. Provedel, infatti, non ha mai dovuto compiere nessun intervento a difesa dello specchio della sua porta e anche in questo caso, fa impressione leggerlo, ma è la realtà dei fatti.

La cosa più brutta della sconfitta è stato l’atteggiamento. Quando inizi a vedere Theo che si incaponisce dalle prime sgroppate, Leao che caracolla senza portare una pressione convinta, Kessie che non ha ritmo e Kjaer che inizia a lanciare a tutta forza perché non c’è spazio per giocare la palla, allora capisci che in campo la squadra non gira e nemmeno i cambi hanno dato quel qualcosa in più che ci si sarebbe aspettato. L’apatia globale, inaspettata e impronosticabile, consente all’Inter – questa sera – di avere la prima chance di sorpasso in campionato. Il derby in programma tra sette giorni assume, ai fini della lotta scudetto, un significato ancora più forte e anche la partita di giovedì contro la Stella Rossa cambia il suo gusto. Perché se prima si ipotizzava di un possibile turnover massiccio, adesso il pensiero è rivolto al fatto che servirà reagire subito per arrivare pronti a carichi alla stracittadina.

Peccato, perché la sconfitta della Juventus contro il Napoli aveva messo il Milan nelle condizioni di poter dare un nuovo strappo al campionato, ma così non è stato. Gli occhi di Maldini, spesso inquadrato dalle telecamere, esprimevano il pensiero del direttore tecnico milanista più di mille parole. Non è accettabile un passaggio a vuoto così privo di significati e senza tracce di presenza. Una caduta brusca, a tratti rovinosa, i cui lividi dovranno far capire che prestazioni così, il Milan, non se le può più permettere.