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Lübeck (Dagbladet): "Il miglior Hauge lo vedremo il prossimo anno, al Milan c'è grande concorrenza"

ESCLUSIVA MN - Lübeck (Dagbladet): "Il miglior Hauge lo vedremo il prossimo anno, al Milan c'è grande concorrenza"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 11 aprile 2021, 18:00ESCLUSIVE MN
di Matteo Calcagni

Endre Lübeck, giornalista norvegese per Dagbladet ed esperto di Serie A per Strive Sport, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per approfondire il tema Jens-Petter Hauge, autore del gol decisivo contro la Sampdoria ma poi rimasto in panchina nel match di ieri contro il Parma. E' stata l'occasione anche per fare il punto sulla carriera del giovane attaccante.

Hauge è partito alla grande con il Milan, è stata una sorpresa un po' per tutti...

"Il suo inizio in rossonero è stato davvero ottimo. Credo che sia gli italiani sia i norvegesi fossero un po' sorpresi che potesse essere decisivo così velocemente. Di solito dicono che ci voglia una stagione per adattarsi allo stile del calcio italiano, quindi si può dire che la partenza di Hauge sia stata un po' fuori dal normale, proprio perché è riuscito a fare subito lo step necessario. Per lui è successo tutto molto velocemente negli ultimi anni. Nel 2018 giocava nella quinta serie norvegese con l'Aalesund 2. Nel 2019 ha fatto bene col Bodo/Glimt nel primo campionato, ma non era assolutamente vicino alla Nazionale. La sua stagione nel 2020 però è stata straordinaria. Era in grandissima forma quando è arrivato al Milan, penso che sia una delle principali ragioni per cui è partito così bene all'inizio".

Come si spiega il calo che ha avuto nei mesi successivi, soprattutto ad inizio 2021?

"Credo che la ragione per cui non abbia mantenuto lo stesso livello in questa stagione, è da trovare nella necessità di imparare in un nuovo club e in un nuovo campionato, con nuovi compagni e una nuova lingua. Ha giocato 18 volte in Serie A e ha solo 21 anni. Un'altra cosa da considerare è questa stagione è stata davvero lunghissima. Il campionato norvegese è iniziato nel 2020, di conseguenza ha giocato tantissimo senza fare vacanze. Probabilmente negli ultimi mesi gli è mancata un po' di fiducia, ma penso che il gol contro la Sampdoria possa dargli una spinta importante per l'ultimo mese e mezzo in campionato".

Credeva potesse giocare di più?

"Penso sia normale un percorso di adattamento, così com'è normale che sia stato a lungo in panchina. Ad essere sincero, immaginavo che avrebbe giocato meno di quanto ha fatto. Sulle corsie del Milan c'è grande competizione e i suoi compagni di reparto sono molto forti. Penso che potremmo vedere Hauge con più frequenza la prossima stagione, dopo una vacanza e un precampionato come si deve".

Qual è l'opinione generale in Norvegia del ragazzo?

"In Norvegia si parla di Hauge solo se segna col Milan. La Serie A è meno considerata della premier League. Se ne parlava di più quando segnava o serviva assist in quasi tutte le gare col Bodo/Glimt la scorsa stagione. Non è una star della Nazionale, il suo allenatore, Stale Solbakken, gli preferisce Moi Elyounoussi del Celtic. Nelle ultime uscite ha giocato solo 45 minuti partendo dalla panchina contro Gibilterra".

A suo parere Hauge dovrebbe restare in rossonero la prossima stagione o provare un'esperienza in prestito?

"Dipende da cosa succederà con gli altri esterni e se Pioli scommetterà su Hauge, o su Leao, Krunic, Saelemaekers, Castillejo o Diaz. A mio parere, è importante che lui giochi al massimo livello. La cosa migliore sarebbe giocare titolare al Milan, ma se la concorrenza sarà la stessa anche l'anno prossimo, penso che per lui sarebbe meglio andare in prestito in un altro club di Serie A".