Boban: "Bennacer giocatore sottovalutato. L’hanno massacrato in tutte le maniere, ma quello che ha dato al Milan è eccezionale"

Intervenuto sul canale YouTube "Milan Hello" di Andrea Longoni, Zvonimir Boban, ex giocatore e dirigente rossonero, ha rilasciato queste dichiarazioni: “Bennacer è un giocatore super sottovalutato, e anche tu l’hai fatto perché non l’hai capito. Cosa non ti piace di Bennacer?”
La tenuta fisica, i tanti infortuni… È stato tanto fuori.
“Ci sta, anche io sono stato tanto fuori, anche altri sono stati tanto fuori”.
Sembrava non volesse rimanere più al Milan:
“Ma perché l’hanno massacrato in tutte le maniere. Bennacer è un giocatore straordinario, sottovalutato. Quello che ha dato al Milan è eccezionale. Non difendo la scelta che abbiamo fatto su Bennacer. Anzi, mi diverto anche a riconoscere i miei errori nella maturità che spero a 57 anni dovrei avere. Anzi, le mie sconfitte sono quelle che mi hanno aiutato a capire le cose. Bennacer è il giocatore che ruba più palloni al mondo per minuti giocati. È il giocatore che quasi più tocca palla rispetto ai minuti giocati, è sempre sulla palla. Non so come la gente non lo veda”.
Post infortunio nel derby non ho più visto quel giocatore lì:
“Ma sì, post infortunio ci vuole un po’ di tempo affinché torni. Ad altri si è dato tutto il tempo e a lui invece subito… Non ha saputo comunicare, è un ragazzo chiuso, un soldato totale. Com’è che mi sono interessato tanto a lui? Intanto Giampaolo disse che avremmo dovuto prendere Bennacer. Siamo andati a vederlo meglio e trovo una dichiarazione di Cristiano Ronaldo, parlava dei giocatori che gli piacciono in Italia. E disse di questo numero 10 dell’Empoli. Neanche ricorda il nome. Se lo dice Ronaldo che non ha fatto complimenti a nessun altro giocatore al mondo allora vado a vedermi sta partita… Assurdo, li ha massacrati da solo, la Juve non riusciva mai a beccarlo. Lì era un 10, ha fatto un casino della Madonna. Andava ripulito, andava stabilizzato, non sapeva neanche come girarsi per cambiare gioco. Ci abbiamo lavorato. Dopo vedo che è stato nelle giovanili dell’Arsenal e allora chiamo Wenger. Lui mi dice: “Zvone, se devi andare in guerra con una persona al mondo allora ci vai con Ismael”. Allora sai, uno più uno, ti piace per le potenzialità e allora lo prendi. Non per giocare subito, andava un attimo lavorato: guardava solo la palla, era un 10 adatto e arretrato. Lui nasce 10, si vedeva. Ma è anche un 8, vince il premio come MVP della Coppa d’Africa come 8, non come 6”.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2025 milannews.it - Tutti i diritti riservati

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso ad A.C. Milan