TMW - Il bollito Ancelotti sa ancora vincere. Questo Real Madrid come il Milan del 2007

Le meraviglie di Karim Benzema e Luka Modric, la magia del Santiago Bernabeu. La Champions League è la casa del Real Madrid e ieri sera, ancora una volta è arrivata la conferma. Raggiungere le semifinali della massima competizione europea è una formalità per un club che l'ha vinta tredici volte; lo diventa ancor di più se in panchina c'è un allenatore come Carlo Ancelotti. Ieri, prima della sfida contro il Chelsea, Philipp Lahm ha detto: "Se facessimo un sondaggio per stabilire chi sia il miglior allenatore del mondo, pochi risponderebbero Ancelotti, anche in Italia". Dopo aver vinto praticamente tutto, c'è ancora chi dubita delle qualità del tecnico italiano; al di là dei gusti personali, però, non si può negare che a 62 anni Re Carlo sia ancora un allenatore di primissima fascia, uno di quelli a cui affidarsi a occhi chiusi.
Meglio di Mourinho, al passo coi tempi - In estate Florentino Perez aveva chiuso il cerchio, richiamandolo a Madrid dopo la seconda separazione con Zinedine Zidane. Nel 2015 aveva rimediato un esonero che aveva il gusto amaro dell'irriconoscenza, anche perché solo un anno prima aveva conquistato l'agognata Decima. Piazza esigente, quella del Real, che non ha lesinato le critiche dopo il disastroso Clasico ma che ora si gode il momento d'oro di una squadra che ha il campionato in tasca e può tornare a sollevare la Coppa dalle grandi orecchie dopo quattro anni di digiuno. Con il bollito in panchina, quello che non troppo tempo fa era stato definito inadeguato a Napoli; Ancelotti, forse, paga il suo essere "Leader calmo", come recita il titolo della sua autobiografia, ma resta un vincente. Più di José Mourinho, con cui ha condiviso la scena nel primo decennio del nuovo millennio, ha saputo restare al passo coi tempi e ha continuato a mietere successi, quasi ovunque. Se la scelta di accettare il progetto dell'Everton aveva fatto credere che ormai si fosse incamminato sul viale del tramonto, questo rilancio improvviso lo riporta con merito su tutte le prime pagine. Una storia che ci ricorda quella del 2007, quando il Milan pieno di "vecchi" campioni riuscì a centrare un'impresa impensabile. Benzema, Kroos, Modric e Marcelo come Inzaghi, Pirlo, Seedorf e Maldini: insieme a Carlo Ancelotti sono già nell'Olimpo e non devono dimostrare più nulla, ma la grandezza si misura anche dalla voglia di continuare a stupire.

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